I numeri del Gambling in Italia: quanto e come si gioca

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Più di quanto si possa pensare” è la risposta alla domanda “Quanto giocano gli italiani?”. Secondo il report dell’Agenzia Dogane Monopoli, nel 2019 gli italiani hanno speso 110,5 miliardi di euro in gioco d’azzardo, un dato in continuo aumento rispetto ai 107 miliardi spesi nel 2018, 102 nel 2017, 96 nel 2016 e 88 miliardi nel 2015.

Ma non è tutto: gli italiani continuano a giocare in maniera assidua. A sostenerlo è un’indagine pubblicata la scorsa estate. Su un campione di italiani intervistato, l’8.8% ha risposto che la priorità nelle spese (superflue) irrinunciabili va al gioco d’azzardo: si tratta di un campione di circa 3.9 milioni di italiani.

Ma a cosa si gioca in Italia? Il sito specializzato TopBonusItalia ha analizzato nel dettaglio i dati dell’anno 2019 per offrire una visione generale sulla distribuzione delle categorie di gioco in termini di raccolta e per evidenziare i trend a livello nazionale.

Nel 2019 la maggiore voce di spesa ha riguardato le slot machine e le Vlt, con un totale di 48,6 miliardi di euro, dato in leggero calo rispetto agli anni precedenti.19,7 sono poi i miliardi spesi nei giochi di carte, seguiti dalle scommesse e altri giochi a base sportiva con 10,9 miliardi (in crescita significativa), le lotterie con 9,2 miliardi, il Lotto con 8 miliardi. In continua crescita il gioco a distanza, che riguarda ormai quasi un terzo della spesa per il gioco d’azzardo in Italia, con 31,4 miliardi di euro giocati online nel 2018 (erano 21 nel 2016 e 27 nel 2017).

Il successo a livello economico del settore ha attirato l’attenzione anche della criminalità. Negli ultimi anni abbiamo assistito anche ad una crescita del mercato illegale. Proprio per questo, non sono mancati gli interventi per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata, che allestisce un business da 20 miliardi sul gioco illegale.

In Italia, il governo ha puntato su una misure adeguate per contrastare tale fenomeno, inserendo già dallo scorso anno l’obbligo di mostrare la tessera sanitaria e la certezza di aver compiuto la maggiore età, per poter accedere ai luoghi autorizzati e per la validazione degli account registrati sulle piattaforme online. Allo stesso tempo, le autorità hanno intensificato le indagini a livello nazionale per contrastare l’infiltrazione mafiosa e sgominare le bande che sfruttano il gioco legale per riciclare denaro sporco.

Infine, da sottolineare come nonostante l’entrata in vigore del decreto Dignità che, di fatto, vietava qualsiasi pubblicità legata all’azzardo, il settore gode di ottima salute: le misure approvate dal governo Conte non hanno scalfito i fatturati delle aziende e operatori di gioco della filiera, tant’è che il settore, peraltro uno dei più tassati dallo Stato, continua ad ottenere ottimi risultati.