I mercati asiatici tifano per Hillary

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Il punto della mattinata. Poco mossa piazza Affari. Il Ftse Italia All-Share segna -0.07%, Ftse All-Share Capped -0.08%, Ftse Mib -0.05%, Ftse Italia Mid Cap -0.08%, Ftse Italia Small Cap -0.26%, Ftse Italia Star +0.03%, Ftse Aim Italia +0.39%.

Dello stesso tenore anche le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana poco mosse. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,05%, il Ftse100 di Londra lo 0,15%. Sotto la parità l’Ibex35 di Madrid (-0,05%). 
Euro stabile contro dollaro dopo la rimonta dal minimo dal 10 agosto a 1,1104 di venerdì. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,1180 circa.
Obbligazionario eurozona in flessione. Il rendimento del Bund decennale sale di 2 bp a +0,02%, quello del BTP sale di 3 bp all’1,45% (+1 bp per il Bono all’1,03%). Lo spread sale di 1 bp a 143. Bancari deboli: indice FTSE Italia Banche -1,2%, EURO STOXX Banks -1%.

In rosso UniCredit (-1,6%): secondo indiscrezioni starebbero proseguendo i contatti con altri soggetti finanziari per la cessione delle quote in FinecoBank (-0,5%). La controllata viene valutata non meno di 2,5 miliardi di euro. Repubblica scrive che Banca Generali (-0,2%) è interessata ma anche che FinecoBank necessiterebbe di un aumento di capitale da 500 milioni di euro se separata da UniCredit, in quanto ha in portafoglio obbligazioni della controllante per 14 miliardi di euro.

Banca MPS (+0,6%) in controtendenza su indiscrezioni di Reuters relative al piano elaborato da Corrado Passera. Secondo alcune fonti le trattative condotte da JP Morgan per mandare in porto la ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro necessaria a sostenere Rocca Salimbeni non stanno dando i frutti sperati. Passera continua quindi a lavorare con il fondo americano Warburg Pincus e altri investitori a un piano che include un aumento di capitale riservato da 2,0-2,5 miliardi di euro. Intanto Alessandro Penati, presidente di Quaestio (fondo Atlante) ha negato l’ipotesi di sua nomina a presidente di MPS. Infine, il Sole 24 Ore sabato ha scritto che la prossima settimana verranno pubblicati i risultati della due diligence sui 27,7 miliardi di crediti deteriorati che l’istituto senese intende cedere, aprendo le porte al prestito ponte da 5 miliardi e alla cartolarizzazione degli npl.

Secondo quanto comunicato su base preliminare da Statistisches Bundesamt (Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca), nel mese di agosto l’export dalla Germania è cresciuto del 9,8% su base annua contro la crescita del 5,3% delle importazioni. Su base mensile le esportazioni sono aumentate del 5,4% e l’import del 3,0% (al netto delle variazioni di calendario e stagionali). La bilancia commerciale della Germania si è perciò assestata in agosto su un surplus di 20,0 miliardi contro i 15,2 miliardi di un anno prima.

Sul fronte societario Deutsche Bank -2,5%. Secondo quanto riportato dall’edizione domenicale della Bild, John Cryan, chief executive della banca tedesca, avrebbe fallito il tentativo di raggiungere un accordo con lo U.S. Justice Department in merito ai contenziosi che riguardano la vendita di titoli legati all’immobiliare nel periodo 2005-2007 e per cui si era parlato di un patteggiamento monstre da 14 miliardi di dollari. Vivendi +1,4%. Bolloré ha aumentato la partecipazione nel gigante media francese a oltre il 20% del capitale.
Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,2% circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,33%, Nasdaq Composite -0,27%, Dow Jones Industrial -0,15%.

Mercati asiatici

Dopo una settimana Shanghai e Shenzhen riaprono in progresso di oltre l’1% mentre è superiore all’1,50% l’apprezzamento dello Shenzhen Composite. 
Tokyo, invece, rimane chiusa per la celebrazione del Taiiku no hi (il Giorno di sport e salute), mentre a Hong Kong si festeggia il Chung Yeung Festival (festività che cade nel nono giorno del nono mese lunare).

Tra i fattori che danno ottimismo ai mercati asiatici il secondo dibattito televisivo che nella notte ha visto confrontarsi i candidati alle presidenziali Usa del prossimo 8 novembre. I sondaggi danno in deciso calo le possibilità che a vincere sia Donald Trump e l’ipotesi di trionfo della democratica Hillary Clinton, considerata dai mercati la candidata dello status quo, ha un effetto rialzista. Sul fronte valutario la sterlina è ancora in moderato declino dopo essersi deprezzata dell’1,4% venerdì (ma in Asia era crollata anche del 9% in quello che è stato definitivo un flash crash), ma anche lo yuan cinese s’indebolisce nei confronti del dollaro Usa.
Sul fronte delle materie prime il petrolio perde ancora terreno, ma sostanzialmente per le prese di beneficio dopo il rally delle sedute precedenti. 
Recuperano invece l’oro e i metalli industriali (il nichel è in progresso di oltre il 2%) e a Sydney i titoli minerari sono in moderato progresso a fronte del netto arretramento dei petroliferi. In chiusura l’S&P ASX 200 segna un progresso dello 0,15% mentre a Seoul il Kospi guadagna lo 0,10% al termine degli scambi

I dati macro attesi oggi
Lunedì 10 Ottobre 2016

GIA Mercati chiusi per festività;

CINA Hong Kong chiusa per festività;

08:00 GER Bilancia commerciale ago;
10:00 ITA Produzione industriale ago;

10:30 EUR Indice Sentix (fiducia investitori) ott;
15:00 EUR Riunione Eurogruppo.