I laboratori multidisciplinari di Balzan: scienza, etica e giovani

10

Milano, 11 set. (askanews) – Laboratori internazionali e interdisciplinari di ricerca per promuovere ulteriormente il messaggio dei Premi Balzan: a Milano si è tenuta l’11esima edizione degli IinteR-LaB, che nascono dalla collaborazione tra la Fondazione Balzan, l’Accademia nazionale dei Lincei e l’Accademia Svizzera di Arti e scienze. A idearli il professor Alberto Quadrio Curzio.

“L’interdisciplinarietà nel contesto della Balzan – ha detto ad askanews Quadrio Curzio, presidente emerito dell’Accademia dei Lincei, già docente alla Cattolica – è nata ascoltando i primi vincitori dei premi Balzan e rendendomi conto che il dialogo andava accentuato e l’accentuazione poteva venire soprattutto attraverso le giovani generazioni di studiosi, da un lato delle scienze fisiche e matematici naturali e dall’altro delle scienze morali. L’accentuazione attraverso i giovani secondo me è stato il grande successo di questa iniziativa. Si è creata una comunità vivente, quindi non è quindi non è una serie di episodi, ma via via che gli episodi sono cresciuti in numero si è creata anche una comunità di giovani”.

L’intento dei laboratori, in questo caso dedicato all’evoluzione, è quello di promuovere la collaborazione tra le scienze, nei loro aspetti teoretici e pratici, con una forte componente anche di intergenerazionalità. Prestando grande attenzione anche agli aspetti etici, nel senso più ampio del termine. Per questo viene naturale domandare al professore qualcosa sul tema dell’intelligenza artificiale. “Una sfida enorme – ci ha risposto Quadrio Curzio – i cui profili anche etico-morali, etico-istituzionali, non per fare dell’etica una parola chiave, ma per spiegare che senza un’etica, ovviamente laica, la scienza può diventare una entità misteriosa che crea problemi enormi per il futuro dell’umanità”.

E sono proprio questi grandi temi che riguardano l’umanità a essere rilevanti per la Fondazione Balzan e per i laboratori.