I giovani e la voglia di far fronte alla crisi

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Da poco più di 48 ore sono iniziati i saldi in Campania e nonostante la folla per le strade, complice anche il meteo clemente, sono ancora pochi coloro che hanno già fatto compere approfittando degli sconti. E, come di consueto in questi casi, si moltiplicano gli studi e le analisi delle organizzazioni di settore con lo scopo di anticipare e prevedere i comportamenti dei potenziali acquirenti. Tra le principali stime quella di Federconsumatori Campania, secondo la quale “a Napoli solo il 38% delle famiglie acquisterà in saldi e spenderà in media 143 euro”. Il report del Centro Studi di Confesercenti Napoli prevede, invece, che ad approfittare degli sconti saranno soprattutto le famiglie composte da entrambi i genitori lavoratori e con almeno un figlio ancora carico. Questo quadro, non roseo, si inserisce in una più ampia analisi condotta dall’Osservatorio Confesercenti e relativa all’emorragia del settore del commercio, giunta a livelli mai registrati prima. Dallo studio emerge, infatti, che nel 2015 ogni giorno sono “sparite” 30 attività-imprese, pari a 630mila immobili ad uso commerciale attualmente sfitti in Italia. I dati diventano ancora più allarmanti se si prende in considerazione la Campania dove sono circa 70mila i negozi sfitti – 69.200 per l’esattezza – sui 500mila locali commerciali presenti nel territorio regionale. E nella sola città di Napoli le attività costrette a chiudere tra gennaio e agosto sono state oltre 850, cui si sommano i 222 bar e locali pubblici con le saracinesche definitivamente abbassate.

La situazione è grave, molto grave – afferma Vincenzo Schiavo, presidente della Confesercenti Campania , il quale continua – questo grido di allarme deve essere raccolto, per davvero stavolta, dalla politica. In media siamo anche oltre il 60% di tasse e oneri fiscali e in queste condizioni è fisiologico e inevitabile – prosegue Schiavo – che gli esercizi commerciali finiscano per alzare bandiera bianca. Tutto ciò avviene nell’assoluto silenzio della politica regionale, comunale e provinciale“.

Ciononostante, a Napoli e in Campania non manca la voglia, soprattutto dei giovani, di intraprendere attività, nuove e per certi versi innovative rispetto alla consuetudine.

SPAZIOMATERIAE SANTORO CARNUCCIO 02

E quest’oggi vogliamo parlarvi proprio di una di queste realtà imprenditoriali, avviata da poco più di un mese, nel cuore del quartiere Chiaia, frutto dell’impegno di Stefano Santoro e Teresa Carnuccio, due architetti under 35 accomunati dalla voglia di fare impresa e dal pallino per l’artigianato. Nel corso dell’intervista abbiamo approfondito le motivazioni che li hanno portati a dare vita al loro showroom “esperienziale”, analizzando peraltro le criticità riscontrate nella fase di start up, per arrivare a fornire consigli utili a tutti gli aspiranti giovani imprenditori e spunti di riflessione alle Istituzioni per incentivare l’imprenditoria.

Il 25 Novembre 2015 ha avuto inizio la vostra avventura imprenditoriale denominata SPAZIO MATERIÆ. Ci spiegate di cosa si tratta?
E’ uno showroom dedicato all’arredamento d’interni per la casa con una particolare attenzione alla qualità ed alla selezione dei prodotti, nato in partnership con un’azienda  italiana produttrice di cucine di alta gamma. 

Da cosa parte la vostra idea di showroom innovativo e in che modo vi differenziate dai tantissimi negozi di arredamento e design già presenti in città?
Lo definiamo “esperenziale” perché chi entra all’interno del nostro spazio ha modo di vivere in pieno l’esperienza della nostra offerta: dai pavimenti, alle finiture delle pareti, all’illuminazione per finire con l’arredo e l’oggettistica. Tutto è realizzato con prodotti che fanno parte della nostra offerta commerciale. Inoltre siamo uno spazio che coinvolge i cittadini con eventi periodici durante l’anno. Al nostro interno abbiamo una cucina attiva ai cui fornelli si cimentano chef, più o meno blasonati, mostrando tutte le potenzialità dei nostri sistemi, oltre ad intrattenere. Ma soprattutto stiamo investendo molte energie sulla qualità del servizio per i nostri clienti, perchè il nostro principale obbiettivo è essere partner affidabili, garantire il risultato e far sentire il cliente seguito con particolare attenzione alle sue esigenze.

09 SPAZIO MATERIAE VALCUCINE ISOLA ARTEMATICA RIMADESIO SOCIETY LIMONTA TONATTO VALTIERRA BARRISOL ITLAS DGA KERAKOLL TERESACARNUCCIO 9

Avete esclusiva per marchi importanti di arredamento, soprattutto cucine, ed è interessante anche la “Selezione Materiæ” dedicata a designer internazionali e con complementi artigianali e manifatturieri. Quali criteri vi guidano nella scelta?
Ci chiamiamo Materiae non a caso. Per noi l’aspetto fondamentale nella resa di un manufatto è direttamente proporzionale alla capacità, per chi lo lavora, di esaltare le qualità della materia con cui è realizzato l’oggetto. Il concetto di bellezza è molto soggettivo: non lo passiamo decidere noi. La qualità invece è un’altra cosa. E noi cerchiamo le qualità espresse dalla materia, e ovviamente da chi lo lavora. Il catalogo Selezione Materiæ è nato per proporre oggetti esclusivi, realizzati a mano o con tecniche di lavorazione innovative. Vogliamo creare consapevolezza sul processo creativo e manifatturiero che porta alla creazione di un oggetto, adeguandolo alle persone che stanno dietro alle cose.

In qualità di giovani alla prima esperienza imprenditoriale ci raccontate quali problemi o criticità avete riscontrato nel dare vita alla vostra attività?
Sicuramente un po’ di scetticismo. E’ difficile spesso dar credito a giovani in un contesto comunque delicato come quello che stiamo vivendo. Sappiamo bene invece che, come noi, esistono tante professionalità inespresse e persone che hanno bisogno solo di fiducia per mettere in opera le loro capacità.

Alla luce dell’esperienza maturata cosa secondo voi le istituzioni e la politica dovrebbero fare per migliorare e incentivare l’imprenditoria giovanile? 
Favorire finanziamenti di start-up premiando non solo le idee innovative in senso meramente tecnologico, ma anche la pro-attività e professionalità delle persone.  Sicuramente agevolare la tassazione gioverebbe, magari con una soluzione simile al regime dei minimi per le partita IVA, applicabile anche per l’imprenditoria giovanile. 

Quali consigli dareste ai vostri coetanei che si affacciano al mondo del commercio e dell’imprenditoria?
Non ci sentiamo di dare consigli, d’altronde siamo in attività da poco tempo. Sicuramente possiamo dire che è importante scegliere le persone giuste con cui sviluppare un percorso: anche poche, ma affidabili e capaci.  Riuscire oggi in un’impresa è più difficile di ieri perché il mercato è cambiato. Ciononostante consigliamo di non farsi influenzare troppo dalle persone negative che cercanoa tutti i costi, anche in buona fede, di scoraggiare. Chi ha vissuto il boom economico degli anni ’80 vede questo come un periodo di fortissima crisi. Per noi che ci siamo affacciati al mondo del lavoro quando la crisi era già in atto questo può essere solo un momento di cambiamento in positivo.

Dal momento che Youth Opinion guarda al presente con un occhio al futuro, ci dite in anteprima i principali eventi del 2016 di SPAZIO MATERIÆ? 
Siamo ancora in fase di organizzazione degli eventi del 2016. Per ora possiamo dirti che ce ne sarà uno ad inizio anno dedicato allo styling e all’arte di apparecchiare la tavola in modo non convenzionale e un altro riservato agli architetti e addetti ai lavori, nell’ambito del quale i tecnici della nostra azienda partner illustreranno tutte le potenzialità dei loro nuovi sistemi cucina. E poi tanto altro ancora.