I falsi miti sul parto: nuovo appuntamento alla Clinica Mediterranea

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Perche’ durante la gravidanza le donne fanno ecografie di continuo, quando e’ noto che non sono necessarie e che forse potrebbero essere dannose per i bimbi? Perche’ il cesareo sarebbe meno rischioso per il bambino? E perche’ i medici ‘insistono’ sul fatto che e’ per il bene del bambino? L’ossitocina sintetica puo’ essere utile? Perche’ alcuni pediatri prescrivono una serie di indicazioni, dall’aggiunta di latte al detergente per lavare il bimbo, fino ai disinfettanti per il moncone?
Sono solo alcuni dei quesiti che molte donne hanno posto alla Clinica Mediterranea di Napoli nell’ultimo mese attraverso la pagina Facebook e che saranno discussi mercoledì 20 aprile alle ore 17 presso la Clinica, nel corso dell’incontro ‘I falsi miti sul parto: i luoghi comuni che fanno male a mamma e bebe”, la rassegna ideata e promossa dall’amministratore delegato Celeste Condorelli.

L’obiettivo dell’incontro – spiega Condorelli – è di evitare che le donne cerchino le risposte confrontandosi con le amiche o navigando in internet, alimentando così un circolo di false credenze che può avere effetti negativi sulla propria salute, su quella del nascituro e anche sulla vita di coppia. La Clinica Mediterranea è da sempre attenta al benessere dei nascituri. La fiducia delle mamme che, in questi anni hanno deciso di partorire nella struttura (negli ultimi sessant’anni presso la Clinica Mediterranea sono nati oltre 60mila napoletani), ci ha spinto a prendere un preciso impegno a contrastare un triste primato negativo, che vede la Campania come la Regione con la più alta percentuale al mondo di tagli cesarei. Al fine di rendere il parto più sicuro e meno medicalizzato, infatti, la Clinica ha progettato e messo in atto un nuovo modello di ‘percorso nascita’, di cui siamo molto orgogliosi“.

Parte integrante di questo nuovo modello è ‘Mondo Donna‘, spiega ancora l’ad della Clinica Mediterranea, un calendario eventi “con cadenza annuale, quest’anno alla quarta edizione – sottolinea Condorelli – il cui scopo è approfondire tematiche di salute e sociali affinchè le donne, e le famiglie in genere, siano più informate e consapevoli, condizione indispensabile perchè facciano corrette scelte di salute per se stesse e per i loro figli. Abbiamo voluto intitolare questi percorsi alle donne proprio perchè, spesso, sono loro ad essere i decisori familiari nelle scelte sugli stili di vita, sull’alimentazione e sui principali determinanti della salute della propria famiglia. Insisteremo su questa strada che ci sta dando risultati incoraggianti“.

All’interno della Clinica Mediterranea, in particolare, la sala parto è stata trasformata nel ‘Nido per tre‘, un luogo dove “tutto ciò che rimanda ad una sala operatoria – aggiunge l’ad – è stato sapientemente mimetizzato, dando alla sala una naturale somiglianza all’ambiente domestico, luogo dove fino alla metà del secolo scorso, avvenivano i parti. Punto di partenza dell’iniziativa sono alcuni autorevoli studi scientifici che dimostrano una relazione tra parto naturale ed attaccamento madre-figlio, nonchè dell’importanza, per lo sviluppo psicologico del piccolo, della vicinanza ai genitori nelle prime ore dal parto“.

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio morale dell’Oms, che lo scorso 13 aprile ha presentato, nel primo meeting mondiale per la formulazione delle linee guida sul taglio cesareo, il modello della Mediterranea. “Partorire in acqua nella modernissima sala ‘Nido per tre’ è completamento gratuito, perchè la Mediterranea, oltre ad avere un pronto soccorso ostetrico attivo 24 ore su 24 – conclude Condorelli – è convenzionata con il Servizio sanitario nazionale“.