I Concorsualisti: Covid-19, utilizzare le risorse giacenti delle procedure

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di Francesco Bellofatto

L’Associazione Concorsualisti Milano – Gruppo Campania – nell’ambito delle misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori, imprese, professionisti, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, segnala la opportunità di un incisivo intervento, anche normativo, in sede di conversione in legge del D.L. 17.3.2020 n. 18 o nell’ambito di nuovi provvedimenti, finalizzato all’accelerazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie giacenti, a disposizione delle procedure concorsuali.

La proposta, da estendersi a livello nazionale, parte, anche dalla presa d’atto di iniziative che, in questa direzione, sono state recepite ed adottate, già dai Tribunali di Napoli e di Torre Annunziata. In particolare, il Presidente del Tribunale di Torre Annunziata, dott. Ernesto Aghina, in sintonia con il Presidente dott. Francesco Abete ed i Giudici della Sezione Fallimentare, chiede ai curatori fallimentari di procedere al deposito di progetti di riparto, parziali o finali, in tutte le procedure aventi liquidità superiore a 150.000,00 euro, per liberare risorse finanziarie in questo particolare momento emergenziale, a favore di lavoratori, professionisti, erario, enti previdenziali ed assistenziali, imprese ed altri creditori.

Sulla stessa linea il Tribunale di Napoli, con una disposizione del Presidente della VII SezioneCivile-Fallimentare, dott. Gian Piero Scoppa, per le giacenze superiori a 100.000,00 euro, prevedendo inoltre acconti sui compensi professionali, al fine di stimolare la rapida immissione di liquidità in favore dei creditori.

“Tali iniziative – spiega il dott. Vincenzo Sica, referente ACM per la Campania con l’avv. Vincenzo Vitale – potrebbero essere normativamente recepite, anche con una auspicabile modifica delle disposizioni di cui all’articolo 110 e segg. della vigente legge fallimentare, sostanzialmente ribadite dall’articolo 220 e segg. del nuovo codice della crisi e dell’insolvenza. In questo particolare momento sarebbe anche auspicabile, che si individuino modalità più

celeri, pur nel rispetto delle regole della trasparenza e della pubblica evidenza, per la cessione, sempre nel contesto delle procedure concorsuali, di beni immobili e mobili, nonché cessioni di crediti, per realizzare in tempi rapidi attivo fallimentare, da destinare al soddisfacimento, sia pure parziale, dei creditori”.

L’Associazione Concorsualisti sollecita il massimo impulso, da parte degli organi della procedura, alle proposte di concordato preventivo e di concordato fallimentare, che rappresentano le soluzioni migliori per dare continuità alle aziende garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali.

“I medesimi principi, per quanto attiene all’utilizzo delle risorse disponibili – prosegue Sica -, potrebbero essere adottati per le procedure di esecuzione forzata, rendendo, ad esempio, obbligatoria la distribuzione, in percentuale, attraverso riparti parziali, ex-articolo 596 c.p.c. Non si rinviene una indicazione puntuale di tali risorse, ma si ritiene che, in ambito nazionale, tenuto conto di tutte le procedure concorsuali in essere presso i Tribunali e di quelle gestite dai competenti Ministeri (liquidazioni coatte amministrative e amministrazioni straordinarie) le disponibilità potrebbero oscillare tra i 5/10 miliardi, anche in considerazione dei beni immobili e mobili, nonché dei crediti, ancora da realizzare. L’accelerazione di tali attività, – conclude Sica – assicurerebbe l’ottenimento, da parte dei creditori, di risorse

finanziarie, quanto mai vitali in questo particolare momento storico”.

Il Gruppo Campania, attraverso la presidente nazionale dr.ssa Roberta Zorloni, ha sollecitato la condivisione dell’iniziativa con i Consigli Nazionali degli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti, l’iniziativa, per sottoporre al Legislatore le proposte finalizzate ad emendare le norme previste dal D.L. 18/2020.