I Carmina Burana chiudono il Ravello Festival 2024

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Sono stati due mesi intensi di musica quelli vissuti in questa 72esima edizione del Ravello Festival. Due mesi nei quali sono state coinvolte e valorizzate in maniera decisa e preponderante le eccellenze territoriali in un cartellone, curato da Maurizio Pietrantonio, che ha unito il patrimonio musicale e culturale della Campania a personalità di spicco della scena musicale e artistica internazionale.

Tutti gli appuntamenti fin qui proposti: 5 concerti sinfonici, 6 cameristici, 1 evento tra musica e parola, 1 evento jazz, oltre quelli speciali con protagonisti Roberto Bolle e Fiorella Mannoia hanno registrato quasi tutti il sold out con grande apprezzamento di critica e grande attesa è riservata per l’evento di chiusura.

L’ultimo atto del Festival è in programma domenica 25 agosto (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo con un capolavoro senza tempo: i Carmina Burana di Carl Orff.

I Carmina Burana sono tra le pagine di musica classica più conosciute dal grande pubblico, l’apertura trionfale dell’opera con l’epico coro di O Fortuna ha ispirato una vasta gamma di opere artistiche, dalle performance teatrali e coreografiche alle colonne sonore di film e pubblicità. A far rivivere questa musica di straordinario coinvolgimento, adottata in numerosi contesti, diventando un simbolo universale di passione e vitalità, le voci del soprano Maria Sardaryan, del tenore Levy Sekgapane e del baritono Markus Werba che saranno sul palco con l’Orchestra Filarmonica G.Verdi di Salerno al gran completo e con i cori del Teatro guidati da Marco Ozbic e da Silvana Noschese quello delle voci bianche.

Sul podio il Maestro spagnolo Jordi Bernàcer di ritorno a Ravello dopo la conduzione del Concerto all’alba del 2020. Bernàcer sostituisce, per sopraggiunti motivi di salute, il Maestro Michele Spotti.

Ringrazio ancora una volta la Governance della Fondazione per la fiducia conferitami nell’affidarmi la responsabilità della programmazione del Ravello Festival 2024 in circostanze notoriamente difficili – dice il Direttore generale Pietrantonio – e sono molto felice di aver potuto contribuire, con l’appassionato e qualificato sostegno dei collaboratori tutti della Fondazione, alla realizzazione di questa edizione che, malgrado il limitato budget disponibile e il contesto d’iniziale incertezza, mi auguro sia stata comunque all’altezza della grande tradizione del Ravello Festival”.

Ricordiamo che la Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi.