I campani Ambrogio Iacono e Franco Pepe tra i 47 eroi del coronavirus insigniti dal presidente Mattarella

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In foo Gino Iacono (con il pullover rosso) e il fratello Vito con il papà, ex parlamentare socialista, Franco Iacono

Tra i 47 eroi del Covid premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci sono due campani: Ambrogio Iacono, Gino, per gli amici, professore all’Alberghiero ed enologo della azienda Pietratorcia di Ischia e Franco Pepe, già Cavaliere della Repubblica, noto per essere il titolare della pizzeria Pepe in Grani, nel piccolo borgo di Caiazzo, che ha creato negli anni un vero e proprio indotto turistico. Sono stati insigniti del titolo di cavalieri della Repubblica per avere, il primo, continuato a insegnare a distanza dal letto d’ospedale in cui era ricoverato per il Covid 19; il secondo perché, quando ha dovuto chiudere il suo ristorante a Caiazzo di Caserta ha preparato pizze e biscotti per i poveri e gli anziani in difficoltà, organizzando una raccolta fondi per l’ospedale di Caserta.
“Non pensavo a tutta questa eco – ha dichiarato Iacono – Sono particolarmente onorato da questa nomina che considero un riconoscimento a tutti quelli che in questa emergenza hanno avuto gesti di solidarietà e di impegno verso il prossimo e la dedico alla memoria dei miei nonni, un esempio per me di serietà e impegno quotidiano”. Il suo caso fu elogiato pubblicamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Tanti cittadini stanno offrendo prove di grande impegno. Tra questi c’e’ il professor Ambrogio Iacono – disse il premier in quell’occasione – Colpito dal Covid-19, continua a fare lezione a distanza ai suoi studenti dal letto dell’ospedale. Grazie Professore: i suoi studenti saranno fieri di lei”.

in foto Franco Pepe

“Non me lo aspettavo ha invece detto Franco Pepe -. Stamattina pensavo fosse una fake news. Voglio condividere questo importante riconoscimento con il personale sanitario dell’ospedale di Caserta e con i tre miei ragazzi egiziani, Valentyn, Nassyf e Mahouros che mi sono stati accanto in pizzeria, senza risparmiarsi, per aiutare le persone in difficoltà”.