di Federica Cigala
Hey Joe!
Uscire dal cinema felice di aver visto il bel film di Giovannesi, ed avere ancora impresse le immagini e sensazioni della trama dal suo inizio alla fine. La storia sofferta e poetica del soldato americano Dean Berry/ James Franco tornato a Napoli per conoscere il figlio Enzo/ Francesco Di Napoli, frutto della storia d’amore con la giovane Lucia ai tempi del dopoguerra, si intesse con curiosità viva tra i vicoli della città. E ti sorprendi a scoprire il volto di una Napoli inconsueta, quella malfamata dei Quartieri Spagnoli anni 70 dove il protagonista s’imbatte aiutato dalla dolce tenacia di Bamby/Giulia Ercolini. Dovendo fare i conti con il contesto ostile e diffidente del figlio mai visto prima e che rimasto orfano di madre si dedica al contrabbando per non deludere il patrigno don Vittorio/ Aniello Arena, boss della malavita. Una storia che coinvolge da subito grazie alla maestria interpretativa degli attori principali e non, che gentilmente conducono lo spettatore a desiderare il riscatto del protagonista, nella lenta costruzione della relazione padre figlio, nel bagaglio delle emozioni della vita tortuosa di tutti i personaggi. Gli sguardi profondi, le pause significative, quel dialetto così appropriato…quel silenzio degli attori che parla e accompagna alla riflessione sulle difficoltà umane e sulle sue possibilità di potercela fare grazie all’aiuto reciproco. Franco e Di Napoli ottimi interpreti insieme ad Arena. E quanto piace l’ autentica audace generosa Bamby di Giulia Ercolini, ruolo chiave del ritrovarsi tra padre figlio e non solo, un talento al suo esordio che emoziona e scalda i cuori! Hey Joe, correte a vederlo!