“Haria”, via ai test per il robot made in Italy che migliora la vita dei pazienti colpiti da ictus

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Iniziano all’Università di Siena le attività del progetto ”Haria – Human-robot sensorimotor augmentation”, il cui ambito di ricerca è il miglioramento delle condizioni di vita delle persone colpite da ictus o affette da lesioni del midollo spinale. Il progetto Haria fa parte del programma Horizon coordinato dall’Ateneo, di cui è responsabile scientifico il professor Domenico Prattichizzo, docente del dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche. Svolto nell’ambito del bando europeo Horizon 2021, ha ricevuto un finanziamento complessivo di 4,6 milioni di euro. I lavori saranno aperti, il 18 ottobre alle ore 14 presso il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze matematiche, dal professor Prattichizzo, che presenterà il progetto e il team dell’Università di Siena che coordina i sette enti di ricerca europei riuniti in un consorzio interdisciplinare coordinato dall’Ateneo, tra cui l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, la Fondazione Santa Lucia di Roma e l’azienda tedesca Ottobock. Successivamente ciascun partner presenterà il proprio ruolo nello sviluppo del progetto e, a seguire, i partecipanti al kick-off Meeting visiteranno il Laboratorio di Ricerca Congiunto Wear Lab. Il giorno successivo, 19 ottobre, ciascun partner spiegherà quali sono gli obiettivi e le prossime attività del progetto, a partire dallo studio dei metodi che consentiranno agli utenti di percepire e controllare direttamente gli arti aggiuntivi sfruttando la ridondanza del sistema sensomotorio umano.