(H)Open Week, alla Federico II le ricette culinarie anti-cancro

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Sanità: esperti, cura e prevenzione tumori? Attenti al cibo Azienda ospedaliera Federico II,ricette per modello ‘protettivo’ (ANSA) – NAPOLI, 13 APR – Visite gratuite nel campo della senologia, oncologia e ginecologia, incontri dedicati alle donne in menopausa per favorire la prevenzione del diabete e delle malattie metaboliche e alle attività di screening per il diabete gestazionale. Ma anche uno spazio dedicato alla sana alimentazione per la prevenzione e l’integrazione alla cura dei tumori. Ci sarà tutto questo alla (H)Open Week promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda) dal 18 al 24 aprile. Ed il cibo come cura, quest’anno, sarà quanto mai protagonista. In prima linea ci sarà, come sempre, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. E tra le novità si punta sugli ‘stili di vita’: previsti counseling che avranno la durata di due ore e prevedono una sessione di gruppo ed una individuale. Particolare attenzione poi sarà dedicata allo stile alimentare. “Il modello di riferimento è quello mediterraneo tradizionale, ma perfettamente compatibile e sostenibile anche ai nostri giorni. I pilastri della dieta abituale sono i cereali integrali e la pasta, le verdure, i legumi, il pesce e la frutta. Per altri tipi di alimenti viene suggerita la quantità e la frequenza ottimale di consumo – sottolinea Salvatore Panico, responsabile della UOS di Epidemiologia Clinica e Medicina Predittiva e dell’Ambulatorio di medicina interna Diana – Nell’ambito dell’ambulatorio, sono state sviluppate oltre 200 ricette che, sulla base dei piatti tradizionali campani e napoletani, sono state rese più vicine al modello alimentare protettivo, grazie anche alla collaborazione con cuochi qualificati”. “La stima del potenziale beneficio associabile a strategie di intervento basate sulle modifiche dello stile di vita, in integrazione con interventi farmacologici, è tra il 20 e il 25% per quanto riguarda lo sviluppo di metastasi o recidive, con un effetto analogo sulla mortalità a breve-medio termine. La modifica di stili di vita non corretti legati prevalentemente all’alimentazione ed in parte anche alle abitudini sedentarie, può costituire uno strumento potente di riduzione delle recidive e delle metastasi del tumore mammario, aumentando la qualità della vita e la sopravvivenza nelle pazienti. Ciò è particolarmente importante nella regione Campania dove si osserva una minore sopravvivenza del tumore per effetto di ritardi di tipo organizzativo nella diagnosi e nella terapia”, conclude Panico.