“Bene aver ampliato il ventaglio dei settori agevolati mentre il termine di 30 giorni per il reinvestimento non è un termine”. Il presidente di Cassa dottori “Bene aver ampliato il ventaglio dei settori agevolati mentre il termine di 30 giorni per il reinvestimento non è un termine”. Il presidente di Cassa dottori commercialisti Renzo Guffanti, a colloquio con l’ANSA, valuta in termini tecnici il decreto ministeriale che stabilisce un credito d’imposta per le Casse di previdenza e i Fondi pensioni che investano in settori specifici dell’economia reale contribuendo alla crescita del Paese. Gli enti dovranno tenere per 5 anni in portafoglio tra i loro asset i titoli di investimento, “in caso di disinvestimento prima del quinquennio dovranno reinvestire le somme entro 30 giorni, termine non accettabile” secondo Guffanti. “Avere la possibilità di disinvestimento ma con la pistola alla tempia dei 30 giorni non è serio nè efficiente. Spero che vi sia una modifica” aggiunge il presidente dell’ente pensionistico dei commercialista, a margine della Giornata della previdenza a Napoli. “Positivo” invece per Guffanti, che la gamma dei settori agevolabili sia diventata più ampia nella versione definitiva del decreto. Per godere del credito d’imposta (6% per le Casse dei professionisti, 9% per i Fondi pensione) i settori indicati dal governo sono le “infrastrutture turistiche, culturali, ambientali, idriche, stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, sanitarie, immobiliari pubbliche non residenziali, delle telecomunicazioni, comprese quelle digitali, della produzione e trasporto di energia“.