Guerra (tra poveri) in Liguria, Banco alimentare: Da italiani contestazione per aiuti a profughi ucraini

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“In Italia abbiamo espresso subito la preoccupazione di garantire una continuità di assistenza alle persone bisognose perché non si arrivasse mai a possibili dimostrazioni di insofferenza, con il crescere del bisogno, nei confronti di altri in difficoltà. Purtroppo, una prima avvisaglia di disagio e contestazione, da parte degli italiani nei confronti dell’aiuto ai profughi ucraini, si è registrata nei giorni scorsi durante una distribuzione in una cittadina ligure”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Giovanni Bruno, presidente Fondazione banco alimentare onlus. “Avevamo paventato questa possibilità – sottolinea – fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, avvisando subito tutta la rete del Banco alimentare. Speriamo che simili episodi non abbiano a ripetersi in futuro perché è certo che le organizzazioni come la nostra, che aiutano ora anche gli ucraini, continuano la loro attività quotidiana di sostegno a chi si trova in difficoltà e abita nel nostro paese, che sia italiano o straniero”. ”Nell’insieme abbiamo valutato un incremento di circa 35mila persone assistite: purtroppo ci aspettiamo che moltissime di queste persone passino dalla richiesta occasionale di aiuto ad una richiesta stabile di sostegno. Non dobbiamo dimenticare che l’Istat ha certificato che nel 2020, con la crisi, le persone in povertà assoluta sono passate da 4,6 a 5,6 milioni e che lo scorso anno, nonostante una crescita eccezionale del 6,6 %, del Pil, sono rimaste stabili a 5,6 milioni: sempre l’Istat ha notato che avrebbero potuto scendere di circa 350mila unità ma che l’aumento dei prezzi dell’1,9% ha impedito che questo avvenisse: ora siamo con un tasso di inflazione del 6,6% e con una previsione a fine anno non molto migliore, oltre a una previsione di crescita ben più bassa del 6,6%. Tutto questo ci fa ritenere che nei prossimi mesi gli incrementi delle persone che si rivolgeranno alle strutture caritative per una richiesta di aiuto non potranno che crescere in modo significativo. Sono 7.600 attualmente le strutture accreditate con il Banco Alimentare e aiutano oltre 1.700.0000 persone”.