Guerra in Ucraina, i consigli dell’Ambasciata francese ai connazionali

65
In foto Etienne de Poncins

L’ambasciatore francese a Kiev, Etienne de Poncins, ha consigliato ai connazionali che rimangono in Ucraina di “fare scorte di acqua, cibo e indumenti caldi e di assicurarsi di avere il serbatoio dell’auto pieno”, mentre continua l’allarme su un possibile attacco russo. “Ovviamente, monitoriamo costantemente e al piu’ alto livello lo sviluppo della situazione”, si legge in un messaggio sul sito della rappresentanza diplomatica di Parigi. “La nostra preoccupazione rimane a un livello molto alto”, prosegue de Poncins, “i giorni passano ma non vedono ancora l’attesa de escalation su cui le nostre autorita’ stanno lavorando instancabilmente”. Dopo aver ribadito l’invito ai francesi a non recarsi in Ucraina, l’ambasciatore consiglia a chi invece si trova nel Paese di controllare di avere in regola i propri documenti personali e di preparare “scorte di acqua, cibo e vestiti caldi e assicurarsi di avere il serbatoio dell’auto pieno e di avere anche una scorta extra” di carburante. Il diplomatico conclude assicurando che l’ambasciata a Kiev rimane aperta e i servizi consolari non sono interrotti. Gli eserciti si rafforzano, la diplomazia arranca, la paura cresce. Dopo lo stallo nelle trattative ai massimi livelli, con il colloquio tra Joe Biden e Vladimir Putin che ha portato solo alla generica promessa di proseguire con il dialogo, l’Ucraina si prepara alla guerra. Nelle ultime ore, dalla Lituania è atterrata una fornitura del sistema missilistico anti-aereo Stinger, mentre altre 180 tonnellate di munizioni le hanno trasferite gli Stati Uniti, per un totale di circa 1.500 dall’inizio della crisi. Ma nel frattempo, un’altra guerra è già cominciata. Le armi non sparano ma seminano comunque il panico, sabotano senza bisogno di invadere, perché nell’etere le linee rosse non si vedono: è la guerra ibrida di Mosca, fatta di pressione economica, cyberattacchi e la tattica dei falsi allarmi bomba, portata avanti per logorare i nervi del Paese.