Guerra in Ucraina e Covid, l’uomo sfida Dio?

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in foto Biagio Maimone

di Biagio Maimone

È guerra in Ucraina. Il Presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine al suo esercito di invadere l’Ucraina ed ha iniziato a bombardare le città e la popolazione civile.
Pandemia e guerra sembrano essere facce della stessa medaglia in quanto puntano entrambe allo sterminio degli esseri umani.
Far morire è, forse, diventato il compito primario del nuovo ordine mondiale, concepito per ricreare un nuovo assetto economico e sociale che ridisegni il mondo? Gli uomini, quindi, decidono la vita di altri uomini, come se nulla fosse.
E Dio? Dio è stato dimenticato. E’ l’era del Superuomo che tutto decide e tutto fa.
Uomini morti come insetti, colpiti dalla pandemia, e uomini che moriranno in questa guerra che, se non controllata, potrà diventare un’apocalisse vera e propria. Appare evidente che vi siano uomini animati solo da un senso smisurato di onnipotenza che li spinge a decidere le sorti dell’umanità a loro piacimento, come negli anni bui delle grandi guerre mondiali.
Per quanti hanno un senso sacro della vita è come se si sfidasse Dio, il Dio dell’Amore che ama l’essere umano e vuole la sua felicità.
Il corso della storia umana ha visto uomini assetati di potere seminare odio, morte e dolore, anche se essi, alla fine, sono stati disarmati e detronizzati da uomini animati dall’amore per l’essere umano a cui hanno restituito la pace ed il rispetto della propria dignità.
Sorge il dubbio che a tali individui, che si nutrono alla fonte dell’odio, per indolenza, sia affidata nuovamente la possibilità di decidere la nostra sorte.
Allora, l’unica strada per contrapporsi a tali superuomini, il cui narcisismo li guida a fare il male di tanti, per affermare la propria smania di potere, è quella di riappropriarsi del senso della responsabilità civile, sociale e politica.
Troppo nichilismo, infatti, permea la nostra società. Esso si combatte facendo leva sul senso di responsabilità e umanità di ognuno, prima che sia troppo tardi.