Guerra, Console ucraino a Napoli: Miei genitori ancora a Kiev, città bombardata ogni giorno

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in foto il Console Generale d'Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko, durante una manifestazione promossa dalla delegazione delle donne di Fratelli d'Italia, guidata dalla dirigente nazionale Gabriella Peluso

C’è anche un dramma personale per il console generale dell’Ucraina a Napoli Maksym Kovalenko, ogni giorno in prima linea negli uffici del Consolato per l’accoglienza dei rifugiati provenienti dal suo Paese in guerra. A Kiev, capitale dell’Ucraina, si trovano i suoi genitori, di 86 e 87 anni e quindi impossibilitati a scappare prima di un eventuale assedio dell’esercito russo. “Siamo molto preoccupati per questa situazione”, racconta ai giornalisti nel corso di un incontro tenuto all’ingresso del Consolato ucraino al Centro direzionale di Napoli. “I miei genitori hanno 86 e 87 anni e non possono uscire dalla città per motivi di salute – spiega – e ci sono anche tanti bambini piccoli e tante altre persone che non possono lasciare la nostra capitale. E’ molto pericoloso stare lì adesso, la città è bombardata ogni giorno”.