Grecia preoccupata per i cittadini di origine ucraina

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In foto Manolis Androilakis

La Grecia vuole riaprire un suo consolato in una zona martoriata dell’Ucraina: Forte attivismo di Atene, preoccupata per la minoranza ellenofona concentrata nel sud del Paese, in particolare per la martoriata città di Mariupol dove si contano morti tra i cittadini di origine greca. La Grecia segue con apprensione le vicende dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Nelle ultime settimane è cresciuta l’azione diplomatica e l’invio di aiuti: un attivismo così esteso che ha portato addirittura Atene a dialogare costruttivamente con la rivale Turchia sulle questioni ucraine e della sicurezza europea. Il forte interesse della Grecia è tra l’altro dovuto al fatto che in Ucraina risiede da qualche secolo, tra le tante etnie presenti, una minoranza greca, concentrata soprattutto nel sud del Paese, nell’area del Donetsk. Già a metà marzo, il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, e quello ucraino, Volodymyr Zelensky, hanno tenuto colloqui sulla possibilità di aprire un corridoio umanitario, dopo la richiesta di attenzione verso la minoranza greca da parte del leader di Atene. Domenica 3 aprile, il ministro degli Esteri, Nikos Dendias, è arrivato a Odessa alla guida di una missione di aiuti umanitari, consegnati alle autorità municipali presenti con il sindaco, Gennadiy Trukhanov, e il colonnello Maksym Marchenko, capo dell’amministrazione militare dell’omonimo Oblast’. Dal ministero degli Esteri greco hanno fatto sapere di voler creare un meccanismo costante di sostegno e di voler riaprire il consolato greco nella città portuale del sud dell’Ucraina il cui Console era a Mariupol Manolis Androilakis : “ La riapertura del consolato aiuterà a distribuire gli aiuti umanitari e a creare corridoi che consentano alla comunità greca di partire da qualsiasi zona dell’Ucraina, se necessario, passando per Odessa”, ha detto il ministro dopo il suo arrivo, secondo quanto si apprende da un comunicato del ministero degli Esteri.