A cura di Antonio Arricale Mercati azionari europei in rosso sul mancato accordo nella riunione dell’Eurogruppo con la Grecia. Al paese ellenico è stato dato tempo fino a venerdì per prendere una A cura di Antonio Arricale Mercati azionari europei in rosso sul mancato accordo nella riunione dell’Eurogruppo con la Grecia. Al paese ellenico è stato dato tempo fino a venerdì per prendere una decisione alle condizioni dettate dai Paesi UE, condizioni che rispecchiano in sostanza quanto imposto al precedente governo ma che non piacciono al nuovo premier Alexis Tsipras. La Grecia probabilmente chiederà una proroga di 4 mesi per il finanziamento in essere, periodo durante il quale si cercherà di ridiscutere un nuovo accordo. Tutto è ancora possibile e la permanenza della Grecia all’interno dell’area Euro tutt’altro che scontata. Ieri Wall Street è rimasta chiusa per festività. I future sui principali indici americani al momento sono in ribasso dello 0,1-0,5 per cento. Borse asiatiche Borse asiatiche poco mosse questa mattina, frenate dalle notizie provenienti dall’Europa. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni odierne in calo dello 0,1%, meglio hanno fatto Seoul in crescita dello 0,1%, Hong Kong che guadagna lo 0,18% e Shanghai, in progresso di mezzo punto percentuale. Sul fronte macroeconomico da segnalare che la fiducia delle aziende cinesi è scesa per il secondo mese consecutivo in febbraio. L’Mni China Business Sentiment, sondaggio condotto mensilmente tra 200 società quotate a Shanghai o Shenzen, segna infatti una lettura a 52,8 punti in febbraio da 53,7 punti del mese precedente. L’indice è comunque sopra alla soglia di 50 punti che separa ottimismo da pessimismo dal gennaio 2009. I prezzi delle case sono calati significativamente anche in gennaio in quasi tutte le maggiori città della Cina, nel quinto mese consecutivo di declino causato da un eccesso d’offerta, anche se i centri di maggiori dimensioni hanno registrato performance migliori grazie a politiche monetarie più accomodanti. In 69 delle 70 città monitorate dall’Ufficio nazionale di statistica cinese in gennaio i prezzi delle case sono calati del 5,1% contro il 4,3% di declino di dicembre (-3,7% in novembre). Borsa Usa Wall Street chiusa per festività. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso dopo il mancato accordo sul debito della Grecia. Il Dax30 di Francoforte cede l’1%, il Cac40 di Parigi l’1,3%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid l’1,3%. Sul fronte societario Aurika +31%. La danese William Demant ha avviato trattative in esclusiva per l’acquisto della quota di maggioranza del produttore di apparecchi acustici (pari al 53,9% del capitale) a 17,78 euro per azione. TNT Express -9%. Il corriere espresso ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 137 milioni di euro contro l’utile di 32 milioni dello stesso periodo di un anno prima. InterContinental Hotels -1%. Nel 2014 ricavi e risultato operativo del gruppo alberghiero sono calati rispettivamente del 2,2% e del 3%. Caixabank -2%. La banca spagnola ha comunicato che lancerà un’Opa totalitaria sulla portoghese Bpi pagando 1,329 euro per azione per il pacchetto del 55,9% non ancora detenuto. Pandora +15%. Il produttore di gioielli danese ha pubblicato una trimestrale migliore del previsto ed ha fornito un outlook per il 2015 incoraggiante. Telefonica -2%. Il gruppo spagnolo ha annunciato una svalutazione delle attività venezuelane per 2,84 miliardi di euro. Orange -1,8%. L’operatore telefonico prevede per il 2015 un leggero calo dell’Ebitda a 11,9-12,1 miliardi di euro. Italia Il Ftse Mib segna -0,86%, il F tse Italia All-Share -0,84%, il Ftse Italia Mid Cap -0,64%, il Ftse Italia Star -0,41%. Vendite sui bancari all’indomani del fallimento dell’incontro dell’Eurogruppo sulla Grecia. L’indice FTSE Italia Banche segna -1,2%, l’EURO STOXX Banks -1,9%. Il rendimento del BTP decennale sale di 5 bp, quello del Bono spagnolo di 4. A Milano perdono quota UBI Banca (-1,7%), Unicredit (- 1,5%), BPER (-1,4%). Debole Sorin (-1,8%): Citigroup peggiora raccomandazione sul titolo da BUY a NEUTRAL. Ottimo avvio di seduta per Saipem (+4,1%) che ieri a mercato chiuso ha comunicato di aver archiviato il 2014 con ricavi in rialzo dell’8,7% a 12,87 miliardi di euro ed EBITDA a 1,21 miliardi (+39,8%). In forte progresso anche cash flow e ordini acquisiti. La perdita netta è aumentata a 230 milioni di euro dai 159 del 2013, ma il risultato netto ajusted è tornato in nero per 180 milioni (-159 nel 2013). Per il 2015 la società prevede un utile netto tra 200 e 300 milioni di euro e il Cfo, Aldo Chiarini, ha detto che non ci sono piani per un aumento di capitale. In netto rialzo Saras (+3,2% a 1,14 euro) grazie a Nomura che alza il target da 0,85 a 1,25 euro, raccomandazione BUY confermata. Acquisti su Amplifon (+2,5%) in scia alla notizia secondo cui William Demant ha avviato trattat ive in esclusiva per l’acquisto della quota di maggioranza della concorrente Audika (+30% circa a Parigi) a 17,78 euro per azione, con un premio del 31,7% rispetto alla chiusura di ieri del titolo.
I dati macro attesi oggi Martedì 17 febbraio 2015 09:00 EUR Riunione Ecofin; 10:00 ITA Bilancia commerciale (EU) dic; 10:00 ITA Bilancia commerciale (totale) dic; 10:30 GB Inflazione gen; 10:30 GB Indice prezzi alla produzione gen; 11:00 GER Indice ZEW (fiducia investitori istituzional i) feb; 14:30 USA Indice Empire State Manufacturing feb; 16:00 USA Indice NAHB (mercato immobiliare) feb.