Grande Progetto Pompei, conclusi i 76 interventi di recupero, sono costati 78 mln. Delegazione Ue in visita

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 Una delegazione della Commissione europea ha visitato ieri pomeriggio il Parco archeologico di Pompei per la conclusione del Grande Progetto Pompei, che ha beneficiato di 78 milioni di euro dai Fondi di coesione europei, su un totale di 105 milioni. “Oggi possiamo davvero celebrare il completamento del Grande Progetto Pompei che – ha affermato Nicola de Michelis, direttore della Direzione generale delle Politiche regionali della Commissione europea – costituisce una straordinaria pratica di gestione di interventi ad alto livello di complessità. L’Europa ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto. Grazie alla stretta collaborazione con le autorità nazionali, abbiamo restituito al suo splendore unico e ineguagliabile uno dei siti archeologici più importanti al mondo. I risultati sono strepitosi: accresciuta l’attrattività del sito passato da 2.3 a 3.8 milioni di visitatori all’anno, introiti più che raddoppiati da 19 a 40 milioni, indotto sul territorio aumentato del 130% sui pernottamenti e del 30% per la ristorazione”, ha aggiunto. Il Grande Progetto Pompei viene approvato dalla Commissione europea nel 2012 a seguito del crollo della Schola Armaturarum, imputato all’incuria, e agli eventi meteo dell’ottobre 2011 che fecero sì che delle 60 domus, ne fossero rimaste solo 5 fruibili per i visitatori. “Grazie ad una governance innovativa basata su una struttura dedicata, una forte cooperazione tra enti titolari, e un monitoraggio rafforzato, il progetto di recupero – ricorda una nota – ha completato tutti i 76 interventi programmati in tempi record, con interventi attuati in media il 30% più velocemente della media nazionale, ed una progettazione del 70% più breve”. I lavori hanno riguardato 2,7 km di fronti di scavo per la messa in sicurezza delle domus e degli edifici, recupero e restauro deli apparati decorativi per 45 edifici. Durante i lavori sono stati rinvenuti numerosissimi reperiti archeologici. Si è creato, inoltre, un itinerario facilitato di oltre 4 km per persone con ridotta mobilità, sono stati migliorati i servizi e la comunicazione, rafforzata la vigilanza e potenziate le attrezzature tecnologiche. Il tutto senza mai chiudere il sito ai visitatori.