La Gran Bretagna apre le porte alle imprese sammarinesi mettendo a disposizione la sua rete commerciale internazionale, ma anche ai giovani sammarinesi, con programmi formativi e di scambio culturale molto interessanti, come relaziona Daniele Bertolucci sul Corriere.it. E’ quanto ha garantito l’Ambasciatore del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Jill Morris, la quale, accompagnata da una delegazione di funzionari, ha fatto visita nei giorni a San Marino, per la prima volta dopo la pausa imposta dalla pandemia. Accolta a Palazzo Begni dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, dall’Ambasciatore e dal Console di San Marino nel Regno Unito, rispettivamente, Silvia Marchetti e Maurizio Bragagni, l’Ambasciatore Morris si è intrattenuta a colloquio per discutere i principali temi relativi al rapporto bilaterale nella comune volontà di un sensibile rafforzamento, così come progetti comuni afferenti al settore multilaterale. Tra gli incontri ufficiali previsti nella visita dell’Ambasciatore Morris, anche quello con una delegazione ANIS a cui hanno preso parte diversi imprenditori operanti sui mercati internazionali, il Past President Stefano Ceccato e il Segretario Generale William Vagnini. “C’è grande e reciproco interesse”, commenta Ceccato, “soprattutto dopo aver presentato all’Ambasciatore il nostro sistema economico nel suo complesso, a partire dall’importante presenza del manifatturiero, della sua dinamicità e del livello di eccellenza a livello internazionale raggiunto da diverse aziende. Proprio per questa nostra vocazione all’interscambio con l’estero e avendo già alcune imprese operanti nel mercato inglese, sia a livello commerciale sia anche come siti produttivi (il Gruppo ASA, ndr), crediamo che rafforzare i rapporti con la Gran Bretagna possa offrirci nuove e importanti opportunità di sviluppo. Questo è uno fra i motivi per cui l’Ambasciatore Morris ha chiesto anche alla nostra Associazione aggiornamenti rispetto alla trattativa per l’Accordo di associazione all’Unione Europea: come imprenditori ci aspettiamo diversi e notevoli miglioramenti nell’interscambio commerciale e comunque un accesso più agevole ad un mercato così importante come quello comunitario. Sappiamo che il Governo è al lavoro per definire tutte le aspettative e le richieste di San Marino e siamo in attesa di poterne discutere assieme. Allo stesso modo”, ricorda Ceccato, “anche la Gran Bretagna è in procinto di ridefinire i propri rapporti con l’Unione Europea dopo la Brexit e sarà quindi molto interessante capire come questi si evolveranno nel prossimo futuro. Al netto di ciò, è comunque fondamentale aprire questo canale diplomatico fin da subito, con un partner così importante per le nostre imprese, per i nostri giovani e, come abbiamo evidenziato, anche in chiave culturale e turistica”. Un ampio ed articolato confronto è stato dedicato alle rispettive fasi di ripresa post Covid, anche alla luce della vicinanza espressa dal Regno Unito in termini di sostegno concreto, così come centrale e saliente è stato l’argomento Brexit, con particolare riferimento al periodo transitorio, il cui termine è previsto per il 31 dicembre 2020. Con la fine del periodo transitorio, infatti, cesseranno anche gli effetti per il Regno Unito degli accordi che la Ue ha con Paesi terzi, inclusi quelli con San Marino. Sono state avanzate al riguardo proposte in merito a iniziative comuni e di mutuo interesse, che potranno scaturire anche dal nuovo scenario, in ambito economico, sociale e culturale. Ma si è parlato di ambiente anche alla luce della prossima Conferenza COP 26 sui cambiamenti climatici di Glasgow, posticipata a novembre 2021 a causa della pandemia; così come della necessità, in ambito multilaterale, di proibire tutte le forme di utilizzo di armi, incluse le armi chimiche, oggi a centro delle vicende internazionali per il noto caso di Alexei Navalny. Il Segretario Beccari ha proposto quindi l’avvio di un negoziato teso all’adozione di un Memorandum d’Intesa di collaborazione bilaterale, alla luce delle numerose convergenze e della mutua volontà di cooperare più strettamente, ampiamente condivisa dall’Ambasciatore Morris. Due ambiti di collaborazione, ad esempio, potrebbero essere quello giuridico, e dello scambio di informazioni finanziarie, che potrebbero rientrare in un Accordo tra le due Autorità di Vigilanza, anche allo scopo di favorire il processo di selezione di investimenti e investitori. Ma non si è parlato solo di futuro, perché Beccari e Morris hanno anche firmato già alcuni accordi importantissimi: si tratta del Memorandum of Understanding sullo Youth Mobility Scheme, destinato a facilitare lo spostamento dei giovani nei rispettivi Paesi, e del Memorandum relativo alla donazione da parte del Regno Unito alla Repubblica di San Marino per la fase post covid-19 a favore del sistema sanitario nazionale. Sul tema giovani, inoltre, l’Ambasciatore Morris ha avuto modo di discutere con il Segretario alla Cultura, Andrea Belluzzi, di progetti congiunti inerenti allo scambio di studenti tra i due Paesi, così come alle possibili strategie per l’accesso alle opportunità formative nel Regno Unito per gli studenti sammarinesi.