Governo, Cantone premier? Il presidente Anac chiude: Solo battute dei giornali

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in foto Raffaele Cantone

“Battute di giornali”: con queste parole a Circo Massimo, su Radio Capital, Raffaele Cantone chiude alla possibilità che sia lui a guidare il prossimo esecutivo. Nelle elezioni appena svolte, per il presidente dell’Anac la domanda di legalità ha inciso “tantissimo. Al sud c’è una parte del paese che ha voluto mandare un segnale forte alla politica. Il voto però va letto in una chiave di lettura più ampia. Sicuramente questa domanda di legalità che non è stata intercettata dai partiti tradizionali. Siamo tutti consapevoli che la corruzione è un problema. Certo, c’è da parte di qualcuno la volontà di sottovalutarla, che è una cosa diversa e per certi versi più grave. In Italia però sotto questo profilo c’è una fase di risveglio e di miglioramento della situazione. Nella classifica di Transparency International abbiamo guadagnato 14 posizioni negli ultimi anni, un risultato storico e un segnale di fiducia dei cittadini, che pensano che qualcosa si sta cominciando a fare”. Secondo Cantone altra cosa che ha avuto una “grande incidenza” è stata l’inchiesta di Fanpage sui rifiuti in Campania, che ha toccato il figlio del governatore De Luca: “Io sono sempre stato convinto che i giornalisti non possano comportarsi come i cittadini comuni, e che debbano avere una capacità investigativa diversa”, dice Cantone, “Forse nel caso dell’inchiesta di Fanpage siamo andati un po’ oltre. L’utilizzo dell’agente provocatore, in senso atecnico, ci può stare, quello su cui ho qualche perplessità è l’utilizzo di un agente provocatore molto sui generis, un ex pentito di camorra. Però credo che questo non possa svalutare il livello significativo dell’indagine giornalistica”. A proposito di Vincenzo De Luca, il capo dell’anticorruzione rileva un quadro “più complessivo”: “Si è affidato a noi per ecoballe e SMA, e la stessa vicenda del figlio in fondo fa capire la difficoltà di raggiungerlo. È una situazione complessa: ci sono momenti in cui sembra prevalere un certo meccanismo di familismo”, spiega Cantone, “ma ci sono anche momenti di rigore nelle scelte amministrative. È una situazione molto napoletana, in cui si fa veramente fatica a distinguere bianco e nero. Certo, l’opinione pubblica si è fatta una sua idea”.