Roma, 3 ott. (askanews) – Si è svolta la riunione di avvio de negoziati tra il Governo e le Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni di autonomia, così come previsto dalla Legge 86/2024. A presiedere i lavori, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Erano presenti il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, il vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, e Mauro Piazza, sottosegretario con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale.
“Oggi è un giorno importante non solo per le 4 Regioni che hanno scelto di fare da apripista per l’attuazione dell’autonomia, ma per tutto il Paese. E’ bene ricordare infatti che, su 15 Regioni a Statuto ordinario, sono 14 quelle che già hanno mosso passi formali verso l’autonomia. L’autonomia è una sfida di responsabilità, trasparenza e buona amministrazione che non spacca un bel niente ma, al contrario, è l’occasione per ricucire un’Italia già divisa non solo tra nord e sud, ma tra aree interne e centri urbani, tra zone montane e insulari. Lavoriamo per ridurre i divari e garantire servizi ai cittadini, nel rispetto della Costituzione”, dichiara il ministro.
“Quest’oggi abbiamo concordato le modalità di lavoro per procedere congiuntamente nel percorso, alla luce delle diverse richieste che sono pervenute (ndr, il Veneto ha chiesto funzioni relative a 9 materie, la Lombardia 8, Liguria e Piemonte 6). La decisione unanime è stata quella di partire dalle quelle funzioni relative alla Protezione Civile, materia richiesta da tutte e 4 le Regioni. Verranno poi rese pubbliche le richieste delle Regioni, che non riguardano intere materie ma solo funzioni. Così ci si renderà conto che è un’operazione di buonsenso per attribuire alle Regioni quello che possono fare meglio dello Stato, lasciando invece allo Stato ciò che è giusto, nell’interesse di cittadini, famiglie, imprese e di tutto il Paese. Sarà la prima storica attuazione dell’autonomia e il Governo intende essere al fianco delle Regioni in questo percorso, naturalmente le 4 che hanno deciso di avviare il negoziato ma con l’auspicio che anche altre possano intraprenderlo. Non è una una riforma contro qualcuno ma a beneficio di tutti”, conclude Calderoli.