Gli Usa alla riscoperta della arte italiana degli anni 1950-1980. Mostre a New York e Washington

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in foto un quadro di Giuseppe Capogrossi

BFF Banking Group presenta la mostra “Contemporary Echoes: Rediscovering Italian Art from 1950-1980, Artworks from the BFF Collection”, realizzata in partnership con l’Associazione americana International Arts and Artists. Curata da Renato Miracco e presentata a New York e Washington, la mostra vuole evidenziare le relazioni profonde, documentate, intrinseche tra gli artisti americani e italiani negli anni 1950- 1980, portando alla luce le influenze reciproche, i rapporti personali, le motivazioni e le identità diverse di un periodo che è alla base della storia dell’arte contemporanea. Ne è la prova il rapporto che lega Alberto Burri e Robert Rauschenberg, incontratisi più volte a Roma agli inizi degli anni ’50. Come segno della loro amicizia, del loro dibattito e delle loro motivazioni artistiche, Rauschenberg regalò a Burri uno dei suoi primi “feticci” durante l’incontro del 1953.

Tuttavia, dopo un’iniziale fascinazione, i loro percorsi si dividono: se Burri percepisce i materiali usati come personaggi, in grado di riflettere l’esistenza umana, l’approccio di Rauschenberg è in netto contrasto, e prevede materiali che mirano a smantellare il ruolo dominante dell’individuo, fungendo da specchio per la mercificazione dell’esistenza. Questo è solo un esempio della ricerca condotta da entrambi gli artisti sia sui materiali, sia sulle finalità dell’opera d’arte. La mostra espone ventiquattro opere di dieci importanti artisti italiani dell’epoca, che hanno istaurato un dialogo con la realtà americana: Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Piero Dorazio, Giò Pomodoro, Mario Schifano ed Emilio Tadini.