A dirlo è il portavoce del Qatar, mediatore con Egitto e Usa
Roma, 14 gen. (askanews) – I negoziati per un cessate-il-fuoco a Gaza sono ormai “nella fase finale” e un accordo potrebbe esserci “molto presto”, ma è importante “evitare di sovraeccitarsi” perché il momento è molto delicato. Con queste parole Majed al-Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, che assieme a Egitto e Stati Uniti sta mediando le fasi finali per un’intesa, ha cercato di contenere l’entusiasmo per un possibile accordo fra Israele e Hamas la cui bozza secondo alcune fonti israeliane, sarebbe stata già accettata dal gruppo islamista:”Il motivo principale per cui siamo più ottimisti in questo momento, come ho detto, è che negli ultimi mesi c’erano questioni di fondo, questioni importanti tra le due parti non risolte, che sono state risolte durante i colloqui delle ultime due settimane, e quindi abbiamo raggiunto un punto in cui le questioni principali che impedivano un accordo sono state affrontate”.Anche il governo israeliano ha parlato di “progressi nei negoziati per il rilascio degli ostaggi”, per bocca della vice-ministra degli Esteri Sharren Haskel. Secondo le anticipazioni dei media, l’accordo prevederebbe un rilascio scaglionato degli ostaggi, con 33 delle categorie più vulnerabili in una prima fase, con la liberazione in contropartita di molte centinaia di palestinesi detenuti in Israele. Parallelamente allo svolgersi di ulteriori negoziati, l’esercito israeliano comincerebbe un ritiro anch’esso graduale dalla Striscia di Gaza. Haskel ha attribuito parte del merito di questa accelerazione negli ultimi giorni alle minacce di Donald Trump di “scatenare l’inferno” a Gaza in mancanza di un accordo, anche se di fatto l’amministrazione di Joe Biden ha lavorato instancabilmente per raggiungere una tregua dall’inizio delle ostilità nell’ottobre del 2023 e soprattutto negli ultimi mesi.Sperando che un annuncio ufficiale arrivi presto, nelle ultime ore nuove manifestazioni si sono tenute davanti al parlamento israeliano a Gerusalemme per chiedere un accordo per il rilascio degli ostaggi, mentre a Gaza si continua a morire, con 61 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Sanità di Hamas, secondo il quale il numero dei morti palestinesi dall’inizio del conflitto, con l’attacco a sorpresa di Hamas a Israele, sarebbe arrivato ormai a 46.645.