Gli esperti, ‘Dragon Boat modello attività per donne con cancro seno’

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(Adnkronos) – “Promuovere l’attività fisica per le donne operate al seno può diventare un modello” da diffondere “perché, indubbiamente, ci saranno dei vantaggi in termini di miglioramento delle loro capacità cardiovascolari. Ma questi sono anche momenti di prevenzione, soprattutto per l’edema dell’arto superiore dal lato della mammella operata. Dobbiamo fare di tutto perché venga diffusa il più possibile. Nel nostro centro stiamo lavorando sulla promozione del benessere della donna in termini di prevenzione dell’aumento ponderale, con visite nutrizionistiche e opportuni regimi dietetici, ma anche dell’attività ludico motoria – come questa bella iniziativa – e del benessere psico-fisico della donna operata di tumore al seno, anche in termini estetici”. Lo ha detto Davide Pastorelli, direttore dell’Uoc di Oncologia dell’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona), sabato, in occasione della tappa veneta del CardioBreast Dragon Boat Festival, manifestazione sportiva dell’Istituto nazionale di ricerche cardiovascolari (Inrc) e della Federazione italiana Dragon Boat (Fidb) per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della prevenzione cardiovascolare primaria e per spiegare i benefici di uno sport come il Dragon Boat, anche per le donne operate di tumore al seno. 

“Come sempre – aggiunge Antonio De Lucia, psicologo e presidente della Federazione Italiana Dragon Boat – quando si lavora con le donne operate di tumore al seno, abbiamo un livello di energia e di partecipazione incredibile. Questo è uno sport veramente in crescita – purtroppo da una parte, ma per fortuna dall’altra – perché queste donne, invece di chiudersi dentro casa, sentirsi depresse, riacquistano la gioia di vivere, l’energia, di confrontarsi con se stesse e con le altre. Abbiamo visto due equipaggi (Pink Darsena del Garda di Bardolino e Associazione Remiera Peschiera ndr), quaranta donne – continua De Lucia – che si sono misurate non tanto in una gara, ma nel dimostrare quanto lo sport faccia bene al fisico e allo spirito, proprio nella settimana in cui lo sport è stato inserito nella Costituzione. Oggi ci sentiamo all’interno non solo della Costituzione ma dell’essenza del valore dello sport. Ben vengano manifestazioni come queste. Ovunque andiamo, c’è sempre gioia e voglia di vivere e di esprimersi”. 

Attività aerobiche come il Dragon Boat “a bassa intensità e di lunga durata – sottolinea Cristina Bolsi della Fondazione italiana per il cuore – sono particolarmente indicate per migliorare la funzionalità cardiaca. E’ stata veramente una scelta opportuna quella di unire il cardio benessere e fare prevenzione con un’attività sportiva amatoriale, molto piacevole, ma che fa bene al cuore. La Giornata mondiale per il cuore – ricorda Bolsi – si festeggia in tutto il mondo il 29 settembre” e questa è l’occasione migliore “per parlare di stili di vita, prevenzione” e aderenza alle terapie. “Si può vivere bene – conclude l’esperta – seguendo le cure, anche con una patologia importante”. 

Nell’ambito della manifestazione, il truck inviato dall’Inrc ha eseguito più di 50 screening cardiologici gratuiti. La tappa veneta è la seconda delle 4 previste dall’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione della Federazione italiana dragon boat, la partecipazione della Fondazione italiana per il cuore (Fipc) e Onco Beauty Onlus, il patrocinio dell’Associazione nazionale donne operate al seno (Andos) e della Lega Italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), con il contributo incondizionato di Daiichi Sankyo Italia. Prossimi appuntamenti: 8 ottobre in Toscana, allo Stagno Collesalvetti (Livorno) e 14 ottobre in Puglia, al  Waterfront San Girolamo di Bari.