Giustizia, Scotti: Quando proposi ai magistrati di raddoppiare la produttività minacciarono lo sciopero

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“I tempi della giustizia sono una tragedia: mancano allo Stato 1200 magistrati, da venti anni non vengono indetti concorsi per funzionari di cancelleria e il numero di leggi è oltre l’ordinario. Tutto ciò finisce ovviamente per avere un peso. Sarebbe ottimo se tutte le caselle vuote fossero riempite, se si facessero i concorsi per i funzionari e se i magistrati si rimboccassero le maniche e lavorassero un po’ di più. Sono stato presidente del Tribunale di Roma e dicevo ai colleghi in maniera provocatoria di raddoppiare la produttività: a momenti mi fecero uno sciopero contro. Poco a poco, però, aumentarono la produttività, quindi è un risultato che si può ottenere”. Lo ha detto Luigi Scotti, presidente della Commissione ministeriale per la riforma del Csm, in un’intervista rilasciata a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.
Sulla riforma del Csm, l’ex ministro della Giustizia ha detto: “La trasparenza è uno degli obiettivi, tutta l’attività che si svolge nel Consiglio deve essere fatta alla luce del sole. Il Csm è uno strumento per una giustizia migliore, perché un giudice autonomo e indipendente vuol dire una giustizia migliore e a servizio della collettività”.