Giustizia, Nordio al congresso Anm: L’indipendenza delle toghe principio non negoziabile, avanti con la riforma

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in foto Carlo Nordio

“L’indipendenza della magistratura giudicante e requirente è un principio non negoziabile. Una contiguità col potere esecutivo è inimmaginabile. Resta però il problema della separazione delle carriere”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo al 36esimo congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati in corso a Palermo.

“Ci sono differenze nelle nostre posizioni, lo sappiamo tutti, e spesso sono state espresse anche in termini severi. – ha detto Nordio, ricordando le tensioni con l’Anm su diversi temi relativi alla giustizia – Io accetto il dissenso che è il sale della democrazia. Tutte le critiche sono benvenute, a meno che non travisino gli atti”.

“Mai mi sognerei di entrare in conflitto con la magistratura io che sono stato magistrato per 40 anni e ho svolto il mio lavoro credo con dignità e onore”, ha concluso.

“Nessuno ha mai pensato che un’eventuale riforma, come quella che gli elettori ci hanno incaricato di fare, possa vulnerare la democrazia né tantomeno l’indipendenza della magistratura requirente o giudicante. Questo non significa affatto che le cose sono già state scritte o irrimediabilmente decise. Noi, sempre nei limiti franche di leale collaborazione, senza retropensieri o riserve mentali, le cose che vorremmo fare le diciamo. Quelle che possiamo fare insieme cercheremo di farle” ha detto il ministro.