Giuseppe Toro eletto presidente di Ail, l’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma

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in foto Giuseppe Toro

Giuseppe Toro è stato eletto presidente nazionale di Ail-Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma dal nuovo Consiglio di amministrazione nominato dall’Assemblea dei soci nella seduta di sabato 24 giugno, dopo un anno e mezzo di presidenza in qualità di facente funzioni. Sono stati eletti vicepresidenti nazionali Ail Rosalba Barbieri, presidente di Ail Novara, e Giuseppe Navoni, presidente di Ail Brescia. “È per me un grande onore assumere la carica di presidente nazionale dell’Associazione italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, impegnata da oltre 50 anni in tutta Italia nell’affiancare i pazienti ematologici e le loro famiglie, sostenere la Ricerca Scientifica e favorire il progresso della conoscenza nel campo dei tumori del sangue- dichiara Giuseppe Toro- continuerò con dedizione e senso di responsabilità a onorare l’impegno di guidare Ail nella sua opera quotidiana di vicinanza a pazienti, caregiver e familiari; nel sostegno costante e concreto alla ricerca scientifica nel nostro Paese per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti ematologici, attraverso finanziamenti e borse di studio; nel rafforzamento dell’alleanza con le società scientifiche, le Istituzioni e gli Enti che operano in campo ematologico; nel dialogo continuo con le 83 sezioni provinciali di Ail e gli oltre 15.000 volontari che agiscono instancabilmente sul territorio, e con i nostri donatori che sostengono sempre generosamente le nostre attività. Voglio rivolgere un ringraziamento al nuovo Consiglio di amministrazione Ail- continua Toro- per la rinnovata fiducia che mi è stata accordata, impegnandomi a continuare a promuovere e sostenere la Ricerca Scientifica, assistere i pazienti in tutte le fasi della malattia con servizi adeguati alle loro esigenze, sviluppare la rete di sostegno e assistenza che ha fatto diventare Ail un punto di riferimento per l’Ematologia italiana e per tutti i pazienti, e sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro i tumori del sangue, per far sì che siano sempre più curabili”.