Giudizi giapponesi sull’Italia

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fonte foto Wikipedia

Nel 1883 l’Italia occupa il primo posto nei rapporti con le potenze straniere in Giappone.
Nel 1884 l’Italia è il Paese d’Europa che per la natura del suo suolo, per l’indole del suo popolo, per le tradizioni storiche e politiche si avvicina di più al Giappone.
L’Italia, scriveva Gigi Shinbun nel 1884, ha sempre ricoperto un ruolo importante, e tanti sono i suoi primati, nel mondo nella scienza, nelle arti e nella cultura. Dall’Italia è partita la luce di quella civilizzazione che forma la forza e la grandezza dell’Europa Unita aprendo la strada alla Comunità Europea. All’Italia dobbiamo guardare e da essa attingere esempi di sapienza di virtù ecc.
Nel 1887 il primo ministro giapponese descriveva ancora l’Italia come vera amica del Sol Levante e senza secondi fini, e “la Grande Madre delle nazioni occidentali dalla quale dobbiamo apprendere e dalla quale esempi devono essere ricercati e seguiti”. E l’Italia non esitò a ricambiare con messaggi dell’allora ministro plenipotenziario Vittorio Sallier de La Tour il quale così si rivolgeva all’Imperatore Meiji: “E’ un onore per me rappresentare l’Italia in Giappone e farmi interprete della simpatia che tutta l’Italia nutre per Sua Maestà Imperiale”. Da questo momento si apriva per l’Italia un futuro di benessere e di prosperità reciproca nei rapporti con uno dei paesi più civili con un popolo tra i più belli del mondo.
Banzai