Giudici di Pace, il 90% aderisce allo sciopero

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E’ in corso lo sciopero nazionale dei giudici di pace, indetto dalle due organizzazioni di categoria Unione Nazionale Giudici di Pace ed Associazione Nazionale Giudice di Pace, che durerà tutta la settimana. Le adesioni allo sciopero sono superiori al 90 per cento, con punte sino al 100 per cento in numerose sedi su tutto il territorio. “I giudici di pace stanno manifestando compatti la loro contrarietà alla riforma della magistratura onoraria del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che mira ad appiattire verso il basso giudici di pace, giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari denegando loro i più elementari diritti lavorativi, quali il diritto alla pensione, alle ferie retribuite, la  tutela della maternità, un trattamento economico decoroso che ne garantisca l’imparzialità, e aggredendo fondamentali valori della Costituzione quale l’indipendenza del giudice e l’autonomia degli uffici”, si legge in una nota. “I magistrati onorari – prosegue l’intervento – diventerebbero delle mire figure ancillari alla magistratura di carriera, assoggettati a direttive nello stesso esercizio della funzione giudiziaria, impiegati anche in funzioni amministrative di competenza delle cancellerie. Un vero e proprio progetto di asservimento dei magistrati di pace ed onorari, che mira a creare una forza lavoro a costo zero, scaricando oltre il 70 per cento del contenzioso penale e civile sulla magistratura onoraria senza neppure preoccuparsi di garantirne l’indipendenza e la professionalità. In tal modo si calpestano gli stessi diritti dei cittadini che dovranno far valere le loro ragioni negli uffici del Giudice di Pace e nei Tribunali: quali garanzie di terzietà potrà mai assicurare un magistrato senza diritti e tutele, dequalificato e sostanzialmente sottoposto alla curatela del magistrato di carriera, relegato contemporaneamente a svolgere mere funzioni di cancelleria”.