Giovani in piazza con FridaysForFuture: dal red carpet di Venezia al Global Strike di domani

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di Rosina Musella

Venerdì 27 settembre il mondo si tingerà di verde per il terzo Global Strike For Future: manifestazione nata in seno al movimento FridaysForFuture (FFF), partito quando l’attivista svedese Greta Thunberg, nel 2018, ha iniziato a saltare la scuola per protestare davanti al Parlamento svedese contro i cambiamenti climatici. Una vita votata alla lotta alla salvaguardia dell’ambiente, dalla scelta di diventare vegana assieme alla sua famiglia, fino a quella di attraversare l’Oceano Atlantico su uno yacht a vela piuttosto che volare in aereo verso l’America, in vista del Climate Action Summit partito il 23 settembre. La storia della giovanissima ha colpito il mondo intero e, in tutte le grandi città, hanno iniziato a sorgere i vari gruppi di attivisti che si ispirano alla Thunberg: Fridays For Future. In Italia, lo scorso 7 settembre, a Venezia alcuni degli attivisti dei vari capitoli italiani hanno catturato l’attenzione di tutta Europa, occupando il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia. Abbiamo intervistato Davide Dioguardi, membro del collettivo napoletano Insurgencia e presente alla contestazione del 7 settembre.

In foto Davide Dioguardi

Qual è la storia di Insurgencia?
Come realtà sociale e laboratorio occupato siamo nati con una prima occupazione nell’area nord di Napoli, in Via Vecchia San Rocco 18, nel 2004. In seguito, abbiamo occupato l’ex bar della Federico II, insieme al Dada, Dipartimento Autogestito dell’Alternativa e poi Mezzocannone Occupato e l’Auditorium Carlo Valerio Verbana, nel cortile di via Mezzocannone 14. Da anni ci schieriamo contro diverse forme di oppressione: nel 2008 eravamo in prima linea contro l’apertura della discarica di Chiaiano, nel 2013 contro il biocidio e lo sversamento illecito di rifiuti tossici nella nostra terra, abbiamo contribuito a costruire le varie e numerose iniziative antirazziste che si sono alternate nel corso degli anni. Da marzo dell’anno scorso abbiamo aderito anche all’appello di Greta Thunberg e dei Fridays For Future, prendendo parte ai global strike e le manifestazioni settimanali del movimento. Attualmente stiamo organizzando la prima scuola di formazione per attivisti climatici che si terrà a Napoli dal 2 al 4 ottobre, e l’assemblea nazionale del movimento per il 5 ottobre. Il prossimo evento sarà il Global Strike del 27 settembre, per il quale ci aspettiamo una partecipazione numerosa.

Come hai conosciuto Insurgencia?
Entrai a far parte di Insurgencia attraverso il collettivo studentesco della mia scuola, il Giambattista Vico, e a mano a mano mi interessai alla realtà di Mezzocannone Occupato che, all’epoca, nel 2012, era stato occupato da poco. Da allora mi sono legato ad una realtà di lotta per cui continuo a spendermi e prodigarmi.

Perché occupare il red carpet a Venezia?
L’occupazione del red carpet si colloca all’interno della tre giorni del Venice Climate Camp, sviluppata attraverso workshop, approfondimenti, momenti di aggregazione e azioni dirette, culminate poi con l’occupazione del red carpet. Quest’ultima organizzata per avere, anche solo per un giorno, i riflettori del mondo puntati su di noi: lì, dove tutto quello che vediamo sono le luci scintillanti del mondo dello spettacolo, per una giornata l’attenzione è stata catturata dagli attivisti e le attiviste che lottano contro i cambiamenti climatici. Era anche un modo simbolico per invitare i potenti ad ascoltarci ed ammettere che c’è effettivamente un problema serio e che, se non troviamo immediatamente una soluzione, a pagarne lo sconto sarà l’umanità intera.