Giornalisti, Bartoli sul futuro dell’editoria: Risorse per politiche virtuose e a chi assume

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in foto il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli (Imagoeconomica)

“Stiamo vivendo a livello nazionale un momento critico, occorre una strategia coordinata e partecipata da tutte le componenti, quelle istituzionali, ma anche da tutti i portatori d’interesse per uscire da questa fase in cui l’Italia è fanalino di coda in Europa per quel che riguarda il sostegno all’editoria”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, intervenendo agli Stati Generali dell’Informazione in corso a Pescara.

“Servono risorse per dar vita a politiche virtuose, non è possibile che il 70% di queste vengano utilizzate per finanziare i prepensionamenti. Bisogna sostenere chi assume e chi applica contratti regolari rispetto a scenari che cambiano in modo repentino”.

“C’è anche un problema legato alla libertà d’informazione. Tutte le ricerche internazionali dimostrano che c’è un problema europeo e anche italiano. Ci sono leggi, che sono state approvate, totalmente sbagliate, vedi quella sulla presunzione d’innocenza, e leggi che potrebbero essere approvate e che vanno assolutamente contrastate, come quella sulla diffamazione. Occorre una svolta dal punto di vista normativo e soggettivo. L’Italia – ha aggiunto Bartoli – è un Paese che fa eccezione per quel che riguarda le querele fatte da esponenti del Governo e del Parlamento nei confronti della stampa”.