Giordana Mobilio (capolista Pd): Alla Campania serve una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

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in foto Giordana Mobilio

Giordana Mobilio non ha mai nascosto l’emozione per la responsabilità che il ruolo comporta: capolista Pd, nella tornata elettorale in cui il partito di Zingaretti dovrà mostrare i muscoli visto che sono ben 15 le liste a sostegno di De Luca. «Sono davvero orgogliosa di essere la capolista del Partito Democratico – ripete da giorni -, l’unico partito che ha dimostrato, a tutti i livelli di governo, di essere in grado di dare risposte efficaci ai bisogni dei cittadini». Nelle sue vene scorre sangue rosso Pci: a nonno Benedetto, militante del Partito comunista, era stata intitolata la sezione del Pci Leopardi a Fuorigrotta; lo zio, Lorenzo Mobilio, è stato presidente dell’allora circoscrizione Fuorigrotta; papà Aldo è stato sindaco di Pozzuoli in quota Pds. Sarà per questo che non ha dubbi quando definisce il Pd «un partito solido, plurale, riformista e realmente democratico. È l’unica casa in cui si ha sempre voglia di tornare».
Le sue esperienze spaziano dal lavoro alla formazione, ha lavorato al Formez, ha collaborato con la consigliera di Parità della provincia di Napoli per la diffusione nelle aziende delle tematiche relative alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne. Quando parla di crescita non dimentica mai di far emergere le istanze delle fasce deboli, dei precari e dei lavoratori, «con la consapevolezza – aggiunge – che senza crescita economica non ci può essere benessere per nessuno», specificando, ogni volta, che deve essere una crescita «intelligente (cioè innovativa e basata su una reale analisi dei bisogni), sostenibile (cioè economicamente efficace e green) e inclusiva (cioè ad alto tasso di occupazione)».

Parliamo del lavoro che manca. E della povertà che aumenta… Che fare?
«Secondo l’ultima rilevazione ISTAT, il tasso di disoccupazione tra i giovani raggiunge il 31,1%. La mancanza di una occupazione stabile si traduce inevitabilmente in uno stato di povertà in cui troppe famiglie sono costrette a vivere. Insieme, costruiremo una agenzia metropolitana della povertà, con compiti di coordinamento fra pubblico e privato sociale; programmazione, monitoraggio e valutazione degli interventi; servizio informativo sull’andamento della povertà e produzione di ricerche in aree a più alta concentrazione al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno su base locale. La proposta è emersa dai lavori del Forum “Lotta alla Povertà” della Conferenza programmatica dell’Ippodromo di Agnano, e sento di condividerla in pieno e di poter lavorare per realizzarla. Per contrastare i fenomeni, bisogna conoscerli nel dettaglio, ma soprattutto monitorarne le evoluzioni. Oggi la povertà non interessa più soltanto le categorie classiche a cui eravamo abituati: disoccupati, senzatetto, eccetera, ma anche lavoratori precari, stagionali o a nero. Bisogna ripensare al concetto di povertà e adeguare le misure di sostegno alle persone alla situazione attuale».

Si riuscirà a limitare la fuga di giovani dalla Campania verso le altre regioni o verso l’estero?
«Nei prossimi anni arriveranno in Campania risorse importanti, tese alla crescita del nostro sistema socio economico. Mi riferisco al nuovo settennato dei fondi strutturali 2021-2027 e ai fondi del Recovery Fund. E’ un’occasione che non possiamo perdere, dobbiamo programmare lo sviluppo dei nostri sistemi locali, adeguando le infrastrutture, innovando la pubblica amministrazione con un’imponente azione di digitalizzazione e di semplificazione dei flussi informativi, sostenendo le aziende e formando adeguatamente i nostri giovani».

De Luca ha lanciato 11 idee per riqualificare Napoli e l’area metropolitana. Cosa ne pensa?
«Plaudo alla sua proposta per ridisegnare la città di Napoli e con essa l’intera area metropolitana, dal verde pubblico all’organizzazione moderna del traporto pubblico locale.
Promuovere il trasporto pubblico locale rappresenta oggi uno dei modi più efficaci per affrontare i problemi legati alla massiccia urbanizzazione. Investire nella promozione del trasporto pubblico è infatti non solo una necessità legata a questioni ambientali o di qualità della vita, ma anche ad aspetti industriali. Spero, inoltre, che tra gli importanti progetti elencati dal presidente De Luca trovi posto anche quello della Cabinovia flegrea. La zona flegrea è al servizio sia dal punto di vista turistico che come risorsa mare, di tutta la nostra regione. Il progetto della Cabinovia, a me molto caro, potrebbe partire in 18 mesi, semplificando le procedure burocratiche».