Parlare di Giappone a Napoli architettonicamente parlando vale a dire Kenzo Tange
famoso architetto Giapponese che nel 1982 progetto’ il famoso Centro Direzionale di Napoli in collaborazione di architetti italiani come Massimo Pica Ciamarra, Renzo Piano ed infine Nicola Pagliara, un mix di architetture Giappone napoletane.
l’opera fu distinta per il grande spazio messo in opera, piazze, fontane, parcheggi e molto somigliante al famoso centro di uffici governativi nel centro della grande metropoli nipponica Tokyo , parliamo del quartiere di Shinjuku.
Il grande complesso e’ un quartiere vivace ed al tempo stesso molto ospitale e dinamico.
Tange lo vollo piu’ alto del solito quasi un simbolo trionfale della città’ partenopea. Futuristico e postmoderno al tempo stesso Il complesso ruota attorno a piazze sormontate da tanti torri chiamate Isole
Insomma la Tokyo di Kenzo Tange nel golfo di Napoli, città’ gemellata dal 1960 con Kagoshima, una Napoli in cui l’avvenirismo architettonico si coniuga con le esigenze degli abitanti partenopei, uno dei primi popoli ad arrivare in Giappone dopo i portoghesi con colonie di mercanti di coralli e perle coltivate di Torre del Greco tra cui ricordiamo le famiglie D’ELIA – ONORATO – LIGUORI- GENTILE – BORRELLI E VITIELLO.
Naturalmente famiglie che continuano ancora oggi l’operato del commercio ponendo la Regione Campania quale quadrivia della cultura e degli affari con il Giapponese.