Getra, Urso e De Luca a Marcianise per festeggiare con Zigon i 75 anni di “un grande successo tutto italiano”

113
in foto da sinistra Vincenzo De Luca, Marco Zigon e Adolfo Urso

di Marzio di Mezza

“Mettiamo in circolo Energia, Innovazione, Investimenti e Occupazione”: questo il titolo dell’evento organizzato nello stabilimento di Getra a Marcianise per festeggiare i 75 anni dell’azienda fondata nel 1949 dall’ingegnere Giuseppe Zigon senior.
Una vera giornata di festa, presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, accolti dal presidente del Gruppo Getra Marco Zigon.
“In questa giornata – ha esordito Marco Zigon nel suo intervento – il mio ringraziamento ed il mio pensiero vanno soprattutto a tutte le persone che negli anni con il loro impegno e la loro professionalità ci hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo”. Un traguardo che ha numeri importanti visto che il gruppo industriale è presente con i propri prodotti e la propria tecnologia in 37 Paesi e tre diversi continenti con due stabilimenti in Italia entrambi in Campania, qui nella provincia di Caserta e 2 branch all’estero, in Medio Oriente e nord Africa. E al 2029 sono previsti 50 milioni di euro di investimenti globali, con un valore del fatturato di circa 250 milioni che farà segnare un più 75% e un incremento occupazionale di oltre 150 unità.

Nuovo stabilimento entro il 2025 nel Casertano: 100 assunzioni
Uno degli ampi spazi di produzione è stato trasformato in sala convegni. In platea sono seduti tanti imprenditori e poi tutti i dipendenti del gruppo Getra. Sull’enorme schermo costruito sul palco passano le slide che ripercorrono le principali tappe di un successo tutto italiano, costruito avendo saputo cogliere opportunità e affrontare complessità “ma sempre con la precisa determinazione di crescere creando sviluppo, occupazione e competenze – ha precisato il presidente Zigon – e rimanendo fortemente legati al nostro Paese ed in particolare al Mezzogiorno”.
Poi viene mostrato il rendering del nuovo stabilimento. “Lo realizzeremo a brevissimo – ha annunciato Marco Zigon -, nel 2025 nell’area industriale della provincia di Caserta e sarà destinato alla produzione dei componenti meccanici per i trasformatori di media e grande potenza.
E’ una attività di reshoring di un processo produttivo fino ad oggi esternalizzato che ci consentirà, utilizzando tecnologia 4.0 e 5.0, di produrre componenti che rispondono agli standard qualitativi più elevati accorciando la supply chain e riducendo la carbon footprint dei nostri prodotti.
Inoltre questa nuova attività produttiva creerà nel territorio oltre 100 nuovi posti di lavoro di operatori ad alta qualificazione”.

Il ministro e il governatore: Un modello per le Pmi del Mezzogiorno
Per il ministro Urso “Getra è un esempio e un modello di quello che noi vorremmo fare con le imprese italiane e specificatamente nel mezzogiorno. Identità, innovazione, internazionalizzazione, punti chiave nel piano del Gruppo Getra, sono gli asset che ci devono muovere nella politica dell’impresa e nella politica istituzionale che deve muoversi a sostegno delle imprese”, ha aggiunto il ministro del Made in Italy.
Agli elogi di Urso si è associato De Luca: “75 anni sono una storia lunga, tre generazioni e la quarta è rappresentata da due giovani donne, due tecnici – ha detto il governatore -. Questa è una grande storia di lavoro, impegno, creatività, sacrificio”. Poi il presidente della Regione Campania ha assicurato pieno sostegno della Regione ai programmi di ricerca e di investimento di Getra. “Anche con programmi di formazione professionale – ha specificato – Perché se c’è una cosa di cui è ricca la Campania è la qualità professionale, la creatività, il capitale umano. Noi siamo vicini agli investitori coraggiosi è la famiglia Zigon lo è, con la sua grande storia di lavoro, di impegno, creatività, sacrificio. Venire qui, oggi, ci ha trasmesso fiducia. E’ un incoraggiamento”.

Deandreis, Prete e Boccia intervistati da Ludovica e Claudia Zigon
Come da programma l’evento, condotto dal giornalista Alfonso Ruffo, è proseguito con un confronto a più voci su Imprese, scenari e competenze al quale hanno preso parte Massimo Deandreis, Direttore Centro Studi SRM, Andrea Prete, presidente Unioncamere, Vincenzo Boccia, presidente della Luiss School of Government, intervistati da Ludovica Zigon, Sales Director e Board Member del Gruppo Getra e Claudia Zigon, Operation Manager e Board Member del Gruppo Getra.
Per Massimo Deandreis: “Getra rappresenta il punto di contatto di due dimensioni. Emblematici dell’importanza del Mezzogiorno manifatturiero ma anche dell’importanza di tutta l’industria dell’energia del sud, che produce il 37% di tutta l’energia prodotta in Italia, grosso modo 20% dell’economia nazionale”. Deandreis ha anche ricordato che il Mezzogiorno è centrale per la dimensione di ponte energetico tra nord Africa ed Europa.
Andrea Prete ha sottolineato che “Nel sud mancano tante aziende come Getra. Come Unioncamere stiliamo un rapporto annuale insieme a Mediobanca su medie imprese italiane – ha spiegato -. Sulle 3200 imprese manifatturiere che verifichiamo solo il 10% sono nel mezzogiorno, sono quelle che però performano meglio della media nazionale. Secondo Prete nel Sud c’è stata poca contaminazione: “in altre aree – ha chiarito -, come il Veneto, fare l’imprenditore ha fatto venire la voglia al capofabbrica, al vicino di casa, attraverso l’emulazione si è creato un distretto.
Da noi, nonostante i bellissimi esempi, credo sia mancata questa cultura che si diffondeva, puntando al posto fisso, l’occupazione stabile, generando anche lo spopolamento del territorio”.
Infine Vincenzo Boccia ha affermato che è nelle fabbriche come Getra che si realizza una rivoluzione vera: “Per avere un’indipendenza politica – ha precisato – oggi bisogna avere indipendenza energetica e tecnologica. Un’azienda che contribuisce ad avere una indipendenza energetica è un atto politico o di politica economica. Qui si vedono 3 cose – ha poi aggiunto -, coraggio, competenza e umiltà che sono le caratteristiche della leadership vera. Continuando ad avere attenzione a una politica dei fattori e non dei settori. In questa azienda c’è l’idea del Paese e di coesione del Paese”.