Roma, 24 gen. (askanews) – Segnali di miglioramento a gennaio dal manifatturiero della Germania, su cui l’indice Pmi sulla produzione ha mostrato una attenuazione della dinamica recessiva risalendo a 45,2 punti, il livello meno basso da otto mesi a questa parte, a fronte dei 41,7 punti di dicembre.
Su queste indagini i 50 punti sono la soglia di neutralità, al di sopra della quale l’attività risulta in crescita e al di sotto della quale è invece in calo.
Il Purchasing managers index sul settore dei servizi della Germania è risalito a 52,5 punti, da 51,2 di dicembre. L’indice Pmi composito per la prima economia dell’area euro è risalito a 50,1 punti, marginalmente positivo quindi, dopo i 48 punti di dicembre e ai massimi da sette mesi a questa parte.
L’indagine, che viene condotta da S&P Global, è stata effettuata tra il 9 e il 22 gennaio. L’economista della Hamburg Commerce Bank, Cyrus de la Rubia parla di un “effetto Trump positivo” per le imprese tedesche che “vedono buoni motivi per mettere da parte i pessimismi”, afferma con una nota.