Georgia, storico trionfo di Simone Deromedis: primo italiano campione del mondo di skicross

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Simone Deromedis fa la storia dello skicross italiano con un oro da applausi ai Mondiali in Georgia. Il 22enne trentino, nella disciplina dello sci freestyle che si snoda tra curve, cumuli di neve e salti, si è laureato campione del mondo a Bakurani portando a casa la prima medaglia azzurra in assoluto in questa disciplina, dopo averla sfiorata alle Olimpiadi di Pechino, dove chiuse al quinto posto. Per il portacolori dell’Esercito, già medaglia d’argento ai Mondiali junior del ’21, si tratta della prima vittoria in assoluto nel massimo circuito, ottenuta nel giorno più importante. E ancora più significativa se si pensa che Deromedis era reduce da un’infortunio alla clavicola, dal quale ha recuperato a tempo di record. Meravigliosa la sua finale, ottenuta dopo il quarto tempo delle qualificazioni, nella quale è riuscito scavalcare tutti gli avversari, chiudendo la gara all’ultimo salto per tagliare il traguardo d’oro. “E’ una grandissima emozione questa medaglia – ha detto Deromedis – non mi aspettavo di poter vincere perché rientro da un infortunio. Sapevo di avere le possibilità di farlo ma esserci riuscito è davvero incredibile. Le prime batterie sono state combattute, ma dai quarti in poi ho cambiato marcia e sono andato con sempre maggiore sicurezza. Sono contentissimo e ancora non ho realizzato cosa significa. Dedico l’oro a tutta la squadra, perché in questo momento stiamo lavorando bene e stiamo crescendo tutti. Sicuramente la medaglia dà molta fiducia, ma da qui si va alla prossima gara in Svizzera e poi a quelle successive. A novembre mi ero fatto male ad una caviglia, poi mi sono rotto una clavicola e sono rientrato da cinque giorni alle gare. Sono partito, ho dato il 100% ed è andata bene”. Ottimo sesto posto anche per Federico Tomasoni, secondo nella small final. Fra le donne, successo per Sandra Naeslund, mentre Jole Galli ha chiuso all’undicesimo posto. “Fisicamente stavo bene – ha proseguito Deromedis – ho sempre fatto delle buone prove, nei giorni passati. Agli ottavi ero molto nervoso, poi ho sciato come so sciare. In finale ero terzo, poi i due in testa sono andati un po’ larghi, li ho passati e non mi hanno preso più. E’ assolutamente una rivincita rispetto all’Olimpiade, quando ero contentissimo del risultato ma con l’amaro in bocca perché una medaglietta ci poteva stare. La sfortuna che ho avuto allora, si è tramutata in fortuna oggi. La strada verso le Olimpiadi è quella giusta, anche l’appuntamento è ancora lontano. L’obiettivo è andare avanti gara per gara con la consapevolezza che si può far podio ogni volta”.