Galaxy Zoo: la citizen science al servizio della Missione Euclid per svelare i segreti delle galassie

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(fonte foto Pixabay)

La citizen science è una pratica che coinvolge il pubblico nella ricerca scientifica, dimostrando che l’unione fa la forza non solo nello sport ma anche nella scienza. Un esempio notevole è il progetto Galaxy Zoo, recentemente rilanciato per supportare la missione Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Euclid, lanciato il primo luglio 2023, sta studiando il “lato oscuro” dell’Universo e prevede di inviare sulla Terra circa 100 Gigabyte di dati al giorno per i prossimi sei anni.

Galaxy Zoo consente a chiunque di aiutare i ricercatori a classificare le forme di centinaia di migliaia di galassie osservate dal nuovo telescopio spaziale Euclid. Queste classificazioni sono cruciali per comprendere l’evoluzione delle galassie nel tempo, determinare cosa ha causato i cambiamenti nelle loro forme e capire le interazioni con l’ambiente e le fusioni con altre galassie.

Lanciato nel 2007, Galaxy Zoo è uno dei progetti di citizen science più noti al mondo, avendo coinvolto oltre 400.000 persone nella classificazione di un milione di galassie utilizzando immagini della Sloan Digital Sky Survey. Nel corso degli anni, il progetto si è espanso, includendo dati provenienti da altri osservatori e telescopi spaziali come Hubble e JWST. Ora, Euclid si aggiunge a questa lista.

Crescenzo Tortora, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Napoli, spiega che la morfologia e i colori delle galassie forniscono informazioni cruciali sulla loro formazione e trasformazione. Tuttavia, la classificazione visiva di miliardi di galassie sarebbe proibitiva per i soli astrofisici. Un singolo ricercatore impiegherebbe almeno due mesi di lavoro ininterrotto per classificare un milione di galassie.

Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale (AI). Algoritmi come ZooBot, sviluppato dal team di Zooniverse, possono classificare rapidamente grandi quantità di dati, ma hanno bisogno di esempi umani per migliorare. Per questo, Euclid Zoo invita il pubblico a partecipare, etichettando galassie sulla piattaforma Zooniverse. ZooBot inizialmente classifica le galassie più semplici, ma quando incontra immagini complesse o poco chiare, si affida alle classificazioni umane.

Il progetto Euclid Zoo non solo accelera il lavoro degli astrofisici, ma offre anche ai volontari l’opportunità di osservare immagini inedite di galassie distanti. Le prime immagini di Euclid, rilasciate alla fine del 2023 e nel maggio 2024, sono già disponibili per la classificazione.

I primi cataloghi di dati saranno condivisi con la comunità scientifica a partire dal 2025. Nel frattempo, il progetto continua a raccogliere classificazioni umane per migliorare ZooBot. Questo contributo pubblico è essenziale per creare il più grande catalogo galattico mai realizzato, aiutando a mappare l’Universo in modi senza precedenti.