Ga.Fi. approva il bilancio 2017: incremento record per la liquidità

159
In foto, da sinistra, Michele Izzo, Rosario Caputo, Vittorio Genna

Si è svolta, ieri, lunedì 23 aprile 2018, a Caserta, presso la sede della direzione generale, l’assemblea dei soci di Garanzia Fidi Scpa, che ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2017. Ga.Fi. Scpa, organismo di garanzia presieduto da Rosario Caputo, si configura tra i Confidi più strutturati e organizzati del Mezzogiorno d’Italia, rappresentando oltre 4.000 aziende socie, che esprimono oltre 10 miliardi di fatturato complessivo e occupano circa 40.000  addetti.  GA.FI.  opera attraverso 10 presidi territoriali tra Campania, Puglia e Calabria, avvalendosi di  38  dipendenti  e  40  banche  convenzionate  ed è diventato un  vero punto  di  riferimento  per  Imprese  e  banche,  assicurando  un flusso  di  finanziamenti  annuali  di  oltre  200 milioni  di  euro.
Il 2017 è stato per Ga.Fi. un anno importante, nel corso del quale è proseguito lo  sviluppo operativo e territoriale, anche a seguito della fusione per incorporazione del Confidi Regione Campania, mediante la quale Ga.Fi. ha rafforzato la propria quota di mercato tra i Confidi del Mezzogiorno Vigilati da Banca d’Italia. La nuova dimensione raggiunta ha di fatto prodotto immediatamente risultati straordinari, generando notevoli efficienze gestionali e di struttura, nonché la razionalizzazione delle sedi e dei costi operativi. Ciò ha consentito di realizzare, sin da subito, una netta inversione di tendenza producendo un utile di esercizio con due anni di anticipo rispetto al piano industriale presentato in Banca d’Italia a sostegno della fusione.
Traducendo le parole in numeri, possiamo constatare che Ga.Fi. ha incrementato nel 2017 l’attività di garanzia del 39% circa e il margine di intermediazione è cresciuto dell’86%, registrando un avanzo di bilancio, con una particolare attenzione al presidio dei rischi. Infatti tale risultato, estremamente positivo, tiene conto degli accantonamenti effettuati per aumentare il nostro grado di copertura dei rischi in essere che mediamente supera l’80%. Il Cost Income si riduce sensibilmente passando dal 141% all’87% e la liquidità, che ammonta a oltre 30 milioni, è aumentata del 132%. Anche gli elementi patrimoniali risultano notevolmente migliorati del 182%.
Infatti, il Total Capital Ratio, che misura la solidità patrimoniale, si incrementa del 10% passando dal 14% a oltre il 24% contro un minimo richiesto dall’Autorità di Vigilanza del 6,00%, evidenziando un’eccedenza di oltre 10 punti percentuali e una capacità di sviluppare la propria attività ancora per 4 volte a parità di dotazione patrimoniale.  Ga.Fi. si conferma dunque un Confidi virtuoso, pronto per le sfide che il mercato impone e il sagace lavoro svolto nell’ultimo anno ha consentito di “mettere a punto” una macchina in grado di cogliere le opportunità derivanti da un costante arretramento del sistema bancario su alcuni segmenti del mercato creditizio. Ga.Fi. si presenta oggi sul mercato creditizio come interlocutore, strutturato e autorevole, capace di recepire, validare e trasmettere quelle informazioni qualitative che possano mitigare gli algoritmi di selettività delle banche, migliorando la valutazione delle Imprese.
“Stiamo lavorando – afferma il direttore generale Michele Izzo – ad un allargamento dei servizi alle Imprese come, a specifiche operazioni finanziarie, di consulenza per il credito agevolato se non proprio di supporto al rilascio delle attestazioni sulla capacità finanziaria delle Imprese così come la produzione della documentazione relativa al rating della legalità ed anche l’erogazione diretta del credito di importo ridotto. In questo senso ci stiamo già muovendo e mi piace sottolineare la creazione di un’area di business specificamente dedicata che implementeremo sempre più per offrire un valido servizio specializzato alle imprese associate. Infatti – conclude Izzo – il CdA e l’intera base associativa hanno condiviso e metabolizzato l’idea di un Confidi moderno e dinamico che, ponendo attenzione ai rischi, dovrà ampliare ancora di più il proprio raggio d’azione e consolidare la propria rete distributiva su un territorio più vasto”.