“Frida Kahlo” torna al Tram da stasera ed è sold out: Lo spettacolo cult del Teatro di Port’Alba con 50 repliche e oltre 3mila spettatori diventa workshop

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50 repliche sempre sold out, oltre 3000 spettatori, innumerevoli rappresentazioni per le scuole, un successo in continua crescita. “Frida Kahlo” – che torna in scena al Teatro Tram da stasera (29 novembre) con una programmazione raddoppiata nelle giornate di sabato e domenica- non è solo lo spettacolo che il teatro di via Port’Alba propone da tre anni a Napoli e in Campania: è anche un progetto che prevede tanti eventi paralleli di grande interesse. Tutto è iniziato tutto nell’aprile 2016 con un reading al PAN basato sulle lettere di Frida e Diego Rivera, scritto da Mirko Di Martino, direttore artistico del Tram, e interpretato dall’attore Riccardo Polizzy Carbonelli. Da allora, il TRAM ha sviluppato intorno alla figura della pittrice un intero filone composto da un concerto di musica messicana, un libro che raccoglie i testi di Frida, un poster di illustrazioni originali, un corto teatrale, uno spettacolo di flamenco, e adesso anche un workshop originale. A gennaio 2019, infatti, Mirko Di Martino e Titti Nuzzolese condurranno i partecipanti in un percorso di scrittura e teatro a partire da uno dei capolavori di Frida: “Quello che l’acqua mi ha dato”.
“Il TRAM è il teatro dell’arte, della formazione, dell’innovazione: Frida, simbolicamente, rappresenta tutto questo”, commenta Mirko Di Martino.

Lo spettacolo, che sarà in scena da stasera al Tram (con doppia rappresentazione sabato e domenica), racconta il ritratto privato, autentico e doloroso di Frida: non l’icona dell’arte e della moda, ma la Frida donna, la Frida messicana della prima metà del secolo. L’intensa interpretazione di Titti Nuzzolese, affiancata da Peppe Romano nella parte di Diego Rivera, disegna un ritratto della pittrice lontano dall’agiografia ricorrente di “grande artista sfortunata”, di donna “innamorata del suo uomo”. Frida fu molto più di questo e, in un certo senso, molto meno: fu una donna che riuscì a imporre un’immagine pubblica diversa da quella privata, un’artista che elaborò il suo stile con lentezza e in maniera non del tutto consapevole. La drammaturgia di Mirko Di Martino, attenta ai documenti e alle testimonianze, mette in evidenza la complessa personalità di Frida, in cui convivevano idee e sentimenti contrastanti: voleva mostrarsi al pubblico come una donna libera e rivoluzionaria, ma in privato restava ingabbiata nel ruolo della moglie devota che tutto sopporta; voleva essere una pittrice affermata, ma rinunciava a proporre al pubblico le sue opere.

Il testo dello spettacolo è stato scritto rielaborando le testimonianze di Frida Kahlo, di Diego Rivera, e delle persone che li conobbero, dedicando grande spazio alle lettere di Frida, al suo diario privato, e all’autobiografia di Rivera.Ampio spazio, ovviamente, è dedicato al rapporto di Frida con Diego Rivera: i due pittori si videro per la prima volta nel 1922, quando lei era una ragazzina minuta e ribelle. Si sposarono sette anni dopo, divorziarono nel 1939, si risposarono nel 1940. Tutta la loro storia coniugale è inframmezzata da continui tradimenti e colpi di scena. Frida Kahlo morì nel 1954, poche settimane dopo aver partecipato a una manifestazione politica accanto a Diego Rivera. Dopo la sua morte il pittore scrisse: “Il 13 luglio 1954 è stato il giorno più tragico della mia vita: avevo perso per sempre la mia amata Frida. Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei”. Ma nel tempo è, al contrario, rimasta famosa un frase di Frida molto diversa: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”.

Orari spettacoli:
29 novembre e 30 novembre: ore 21.00
1 dicembre: ore 19.00 e ore 21.00
2 dicembre: ore 18.00 e ore 21.00

Per informazioni e interviste:
Chiara Di Martino 338-4794358
Gianmarco Cesario 380-4932026
tram.stampa@gmail.com