Francia, missione della Meloni per portare l’Expo 2030 a Roma

63

In settimana la premier Giorgia Meloni è in Francia per incontrare il presidente Emanuel Macron e sostenere la candidatura di Roma all’Expo 2030. Di convergenze su sfide comuni parla l’Eliseo, anche se sull’Expo 2030 le strade di Roma e Parigi divergono con i francesi che puntano sulla candidatura di Riad e Giorgia Meloni che si appella agli altri paesi per tenere alte le speranze italiane a favore della nostra Capitale. Le distanze dunque, restano, e la diffidenza, reciproca, pure. Ma i due entrano insieme nel salone Murat dell’Eliseo, decorato peraltro con vedute di Roma (il Tevere, e la colonna Traiana), si scambiano qualche sguardo mentre parlano, e poi lasciano a braccetto la sala per chiudersi nello studio del bilaterale. Macron la osserva con attenzione mentre Meloni fa le sue dichiarazioni alla stampa prima del tanto atteso bilaterale formale. Accenna un segno di assenso quando la premier parla di Patto di stabilità e anche quando ripete, lo fa in ogni occasione, che bisogna trovare alternative per porre fine alla “schiavitù del terzo millennio”, con la lotta agli scafisti e la collaborazione coi paesi di partenza e di transito dei migranti. Per garantire, ama dire la premier, anche il “diritto a non migrare”.