Francia, intelligenza artificiale per l’arte: Audio Innova trionfa a Cannes

82

Nella finale di ieri sera al Palais des Festivals et des Congrés di Cannes in Francia Audio Innova srl, spin-off del Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, con il progetto “Now and then (and tomorrow): preserving, re-activating and sharing interactive multimedia artistic installation creativity by means of AI and Metaverse(s)”, in cui si utilizza l’IA all’interno di Metaversi in comunicazione tra loro per riattivare installazioni artistiche interattive, ha battuto la multinazionale Sea.AI che presentava un progetto in cui la AI viene usata in modo innovativo e creativo per individuare e riconoscere ostacoli alla navigazione in mare.

Audio Innova bissa il successo dello scorso anno nella competizione internazionale “Neurons Awards Creativity AI Trophy” del World Artificial Intelligence Cannes Festival (WAICF), il maggiore evento sull’Intelligenza Artificiale a livello mondiale, in cui si decreta, come dicono gli organizzatori, la prossima superstar dell’intelligenza artificiale.

“Sono ancora incredulo: riuscire a vincere per due anni consecutivi, penso l’unico a livello mondiale, il ‘Creative AI Trophy’, palma d’oro per intelligenza artificiale, è davvero inaspettato. Immagino che realizzerò solo nei prossimi giorni il traguardo che abbiamo raggiunto – dice il professor Sergio Canazza fondatore di Audio Innova –. Siamo riusciti a battere una multinazionale che ha sedi anche in Francia. Inoltre abbiamo presentato un progetto completamente nuovo rispetto lo scorso anno, parlando di intelligenza artificiale e metaverso. Sempre applicato alla conservazione dei beni culturali, senza utilizzare intelligenza artificiale generativa che va tanto di moda un giorno d’oggi, ma che tanti rischi fa correre a tutti. Le installazioni artistiche interattive fanno uso di moltissima tecnologia come ad esempio sensori o strumenti di calcolo. Il vulnus della fruibilità dell’opera, non è tanto nell’immediato, quanto nel tempo, una volta che le tecnologie diventano obsolete: qualcosa che si può vedere in un festival artistico oggi non lo può essere più a distanza di pochi mesi – spiega Sergio Canazza–. Come conservare nel tempo opere d’arte di 70 anni o anche solo di qualche mese fa? La proposta di Audio Innova consiste in una ‘riattivazione’ delle opere d’arte nel metaverso. Quest’anno abbiamo presentato al Neurons Awards Creativity AI Trophy il progetto ‘Now and then (and tomorrow): preserving, re-activating and sharing interactive multimedia artistic installation creativity by means of AI and Metaverse(s)’, in cui si utilizza l’IA all’interno di Metaversi in comunicazione tra loro per riattivare installazioni artistiche interattive, una forma d’arte che rappresenta un’importante espressione negli ultimi 70 anni e che fa uso di molta tecnologia come sensori o strumenti di calcolo – afferma Canazza –. Proprio a causa della rapidissima obsolescenza della tecnologia di cui fa uso, un’installazione artistica interattiva è afflitta da una aspettativa di vita cortissima, spesso limitata al festival artistico per cui è stata pensata l’opera.

Audio Innova riesce a conservare queste opere a scopo di studio – per musicologi, semiologi, filologi o studiosi di video arte – e a restituirle al pubblico. Dove? Nel mondo reale oppure in un apposito metaverso, M-Instance, un sistema in grado di prendere dati (audio, video, metadati) dal mondo reale (Universo), elaborarli e combinarli con dati generati internamente per creare ambienti virtuali (Metaversi) in cui gli utenti possono interagire – continua Canazza –. Gli algoritmi di AI utilizzati consentono di eseguire automaticamente molte attività, risparmiando molti mesi-persona e risorse nei data center (alimentazione elettrica, spazio di archiviazione), rendendo il processo molto più sostenibile. La riattivazione innovativa delle opere d’arte nel metaverso permette poi una loro accessibilità inclusiva, anche persone con disabilità possono accedervi facilmente, godendo di un’esperienza naturale e gratificante. È bellissimo riconfermarsi vincitori. Audio Innova ha già vinto la finale del trofeo nel 2023 con un progetto ‘Yesterday sounds tomorrow’ in cui la IA veniva utilizzata per la digitalizzazione e il restauro dei vecchi documenti sonoro quali dischi a 78 giri, dischi in vinile e soprattutto nastri magnetici – conclude Sergio Canazza –. Questi ultimi erano il supporto audio utilizzato sin dagli anni ’50 del Novecento per registrare tutti i ‘master’ in campo jazz, classica, pop/rock. L’anno scorso, a conferma della qualità della nostra proposta, avevamo superato nettamente, 85 a 14, i superfavoriti cinesi della Unitree Robotics, che presentavano i loro iconici cani robot che usano l’IA per il supporto ad anziani e persone con disabilità”.