Formazione, è boom “AI Learning Fever”: un’azienda su 2 la usa per corsi e seminari

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Oggi lavoratori di tutto il mondo sentono la necessità di acquisire nuove competenze per restare al passo con i tempi e con le richieste di un universo lavorativo in costante evoluzione. Conferme giungono da un recente approfondimento elaborato da HR Executive, secondo cui più di un lavoratore su 2 (52%) ha espresso il desiderio di apprendere nuove skill entro l’anno corrente con l’obiettivo di migliorare e, soprattutto, offrire un miglior contributo a supporto dell’azienda d’appartenenza. Inoltre il 73% dei professionisti appartenenti allo stesso campione vorrebbe effettuare il tutto da remoto e durante l’orario lavorativo. Ma come possono organizzarsi le imprese e i leader per soddisfare questo desiderio? La risposta, secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto della tech company QuestIT, è l’intelligenza artificiale. A questo proposito, stando a quanto precisato dagli esperti, l’AI risulta così centrale e funzionale che, a livello globale, sta prendendo sempre più corpo un vero e proprio fenomeno denominato ‘AI-Learning Fever’. Il trend si basa sull’organizzazione di corsi e seminari, per lo più da remoto, che vengono offerti ai lavoratori attraverso l’utilizzo dell’artificial intelligence, la quale, all’interno di questo contesto, assume diverse forme e ruoli: dagli ‘AI tutor’, capaci di spiegare alla perfezione ogni tipologia di concetto e tenere corsi di formazione o aggiornamento rispettando tempi e necessità dei partecipanti, fino agli ‘Avateacher’ elaborati con l’obiettivo di prevedere con largo anticipo, e con un’accuratezza del 90%, il livello di preparazione, prima, e crescita, poi, di ogni professionista durante lo svolgimento del seminario scelto. Conferme in merito alla diffusione della cosiddetta ‘AI-Learning Fever’ arrivano da un’indagine a firma di Worldmetrics, secondo cui, al giorno d’oggi, un’azienda su 2 nel mondo utilizza l’intelligenza artificiale per rendere più efficienti i propri corsi da remoto strutturati per aiutare i propri collaboratori a crescere sia dal punto di vista personale sia professionale. Restando sulla stessa lunghezza d’onda, l’efficienza dei percorsi di formazione risulta in crescita del 50% e i tempi d’apprendimento da parte dei partecipanti si riducono della metà.

Ma non è tutto perché gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale vengono progettati per rispondere a eventuali domande da parte dei dipendenti durante le sessioni di apprendimento con un’efficienza pari al 90%. E ancora, entro il 2025, l’85% dei dubbi e delle curiosità da parte dei partecipanti verranno fugati da artificial coach o tutor con estrema precisione.