Forex, il dollaro riprenderà forza?

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Il punto. Mercati azionari europei incerti in questa fine ottava: il Ftse MIB di Milano segna -0.16%, il DAX  di Francoforte -0.12%, il FTSE 100 di Londra +0.02, il CAC 40 di Parigi +0.31%, l’IBEX 35 di Madrid +0.46%.

Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,16%, Nasdaq Composite +0,01%, Dow Jones Industrial -0,07%.

Mercato azionario giapponese in rosso, il Nikkei 225 chiude a -0,35%. Borse cinesi deboli: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha terminato a -1,03%, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong a +0,09%.

La giornata di oggi ha in agenda due appuntamenti politici importanti: a Baden Baden, in Germania, si incontrano i rappresentanti delle principali istituzioni economico finanziarie mondiali (G20), mentre Angela Merkel vola negli Usa per incontrare Donald Trump.

In genere si può dire che i listini globali sono in una nuova fase di spinta verso l’alto, dopo che la Federal Reserve americana ha aumentato il costo del denaro. Ma il quadro non è poi così chiaro. Almeno sul mercato delle valute.

Le ultime sessioni nel Forex sono state caratterizzate da un pull back del dollaro. Con l’aumento dei tassi il biglietto verde è entrato in una fase di debolezza, che però secondo alcuni analisti non è destinato a durare. Forexinfo,it, per esempio, cita un rapporto di Crédit Agricole secondo cui il deprezzamento del dollaro sarà di breve durata, per almeno tre ragioni. Il ragionamento è più o meno questo. Premesso che il messaggio fornito dalla Federal Reserve non disconosce l’ottimismo che accompagna lo stato di salute dell’economia a stelle e strisce, i motivi per cui la debolezza della valuta durerà poco sono i seguenti: 1) iI mercato FX sta portando i tassi di scambi sull’USD a livelli al di sotto di quelli giustificato dai differenziali dei tassi; 2) i mercati stano ancora sottovalutando i punti sul grafico dot plot per il 2018 e 2019; l’USD al momento è ancora la terza valuta con il rendimento più alto nel gruppo delle G10, il che implica il fatto che lo short sul dollaro è costoso ai livelli attuali.

Ad ogni modo, la moneta statunitense intanto sta passando mano a 1,0778 euro e a 113,250 yen. Il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso ma si avvia verso un declino dell’1,20% nell’intera settimana.

BORSE ASIATICHE
I mercati asiatici chiudono l’ottava complessivamente in progresso. A Tokyo (lo yen è in modesto rallentamento ma il guadagno nell’intera ottava è il più elevato di oltre un mese) e il Nikkei 225 ha chiuso in flessione dello 0,35% (fa peggio l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,43%) ed è intorno allo 0,40% il declino nella settimana.

Chiude invece in positivo Seoul, con il Kospi che guadagna lo 0,67% al termine delle contrattazioni.

L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, guadagna infatti lo 0,30% e circa il 3% nella settimana (migliore performance addirittura da luglio). Prosegue la striscia positiva di Sydney, con l’S&P ASX 200 che si apprezza dello 0,24% in chiusura. Correzione, invece, per le piazze cinesi, che giovedì erano state le migliori performer complessivamente ma virano in pesante flessione proprio in chiusura. Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno infatti perso lo 0,96% e l’1,03% rispettivamente. Male anche lo Shenzhen Composite, deprezzatosi dello 0,81% a fine seduta.

BORSA USA

All’indomani del rialzo dei tassi da parte della Fed la Borsa di New York ha chiuso la seduta poco mossa. Il Dow Jones ha perso lo 0,07% e l’S&P 500 lo 0,16%. Praticamente invariato Nasdaq Composite (+0,01%).

I DATI MACRO

USA: aumentano i cantieri residenziali

I nuovi cantieri residenziali sono aumentati a febbraio passando a 1246 mila unità da 1288 mila unità (+3%). Il dato è superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1260 mila unità.. Diminuiscono invece le Licenze edilizie a 1213 mila unità da 1285 mila unità (consensus 1260 mila unità) in calo del 6,2%.

USA: diminuiscono i sussidi di disoccupazione

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 10 marzo si sono attestate a 241 mila unità, superiori alle attese (240 mila) ma inferiore al dato rilevato la settimana precedente (243 mila). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,30 milioni, inferiore ai 2,060 milioni precedenti.

USA: indice manifatturiero di Philadelphia superiore alle attese degli analisti

La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio Indice, che monitora l’andamento dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia, si è attestato nel mese di marzo a 32,8 punti da 43,3 punti di febbraio risultando però superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore dell’indice pari a +30 punti.

Svizzera: Snb non tocca i tassi e alza outlook inflazione

Come ampiamente previsto giovedì la Schweizerische Nationalbank (Snb, l’istituto centrale svizzero) ha mantenuto i tassi d’interesse sui depositi in negativo dello 0,75% e in un range compreso tra -1,25% e -0,25% il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, principale tasso di riferimento, ribadendo che rimarrà attiva nel mercato dei cambi per difendere il franco “ancora significativamente sopravvalutato”. La Snb ha anche alzato dallo 0,1% allo 0,4% la stima di crescita dei prezzi al consumo quest’anno e dallo 0,4% allo 0,5% la previsione d’inflazione per il 2018 (1,1% è invece l’outlook 2019).

Francia: Insee alza stima crescita Pil secondo trimestre

Giovedì l’Institut national de la statistique et des études économiques (Insee, l’ente nazionale di statistica di Parigi), ha rivisto al rialzo dallo 0,4% allo 0,5% la stima di crescita sequenziale del Pil della Francia nel secondo trimestre. Invariata invece allo 0,3% quella relativa al periodo in chiusura. Settimana scorsa era stata la Banque de France (l’istituto centrale di Parigi) ad alzare dallo 0,3% allo 0,4% la previsione di crescita sequenziale dell’economia relativa invece al primo trimestre con lo stesso tasso dell’ultimo periodo del 2016.

IL CALENDARIO DI OGGI
Venerdì 17 Marzo 2017

Riunione G20 (1° giorno);

10:00 ITA Bilancia commerciale (totale) gen;

10:00 ITA Bilancia commerciale (EU) gen;

11:00 EUR Bilancia commerciale gen;

14:15 USA Produzione industriale feb;

15:00 USA Indice fiducia consumatori(Univ. Michigan) preliminare mar;

15:00 USA Indice anticipatore (Conference Board) feb.