Per quanto riguarda il food delivery, gli italiani ordinano soprattutto pizza: 7 su 10 utenti affermano di ordinare questo prodotto. Secondo posto in classifica è il fast food con il 29 per cento (pollo fritto, bibite gasate) e poi gli hamburger (28 per cento). I servizi e le app di food delivery sono molto apprezzati dagli italiani principalmente per questi motivi:
- comodità del servizio (61 per cento),
- possibilità di scegliere l’orario di consegna (40 per cento),
- pagare online (35 per cento),
- rapidità della consegna (29 per cento),
- possibilità di monitorare l’ordine (27 per cento).
Tuttavia, i principali punti di debolezza includono:
- cibo che si raffredda durante il tragitto (36 per cento),
- ritardi nelle consegne (24 per cento),
- costo elevato del servizio di consegna (19 per cento),
- errori nei prodotti consegnati (16 per cento),
- impatto ambientale degli imballaggi monouso (15 per cento),
- difficoltà nel contattare il corriere (13 per cento).
È quanto emerge dalle analisi del report “Settore food in Italia. Trend di consumo e modelli di business”, curato da Valerio Mancini, direttore del centro di ricerca divulgativo di Rome Business School. Non si consegnano solo piatti pronti, ma negli ultimi anni si è anche verificato un aumento anche dei meal kit a domicilio. Si tratta di box contenenti gli ingredienti già dosati che opportunamente combinati permettono di realizzare una data ricetta. Secondo un’analisi di Statista, il mercato delle Meal Kit Delivery in Italia dovrebbe raggiungere un fatturato di 6,21 milioni di euro nel 2024 e si arriverà a oltre 23 mila utenti nei prossimi 4 anni. Per chi, invece, opta per il ristorante, la ristorazione rimane un’eccellenza italiana e un comparto in continua crescita, ha registrato nel 2023 un incremento del più 22 per cento nel 2023 (fonte Deloitte).
