Fonderie Pisano, scatta il sequestro per inquinamento ambientale

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Sequestrate, a Salerno, le Fonderie Pisano, industria da tempo al centro di polemiche e di battaglie ambientaliste. I carabinieri del Noe hanno eseguito il provvedimento cautelare emesso d’urgenza dalla procura salernitana. Sette le persone indagate. I reati contestati ai referenti dell’impianto siderurgico di via dei Greci, sono: scarico di acque reflue inquinanti, gestione illecita di rifiuti speciali anche pericolosi, emissioni nocive in atmosfera, danneggiamento di beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone, violazione della normativa antincendio e della sicurezza dei luoghi di lavoro, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici. La decisione dei magistrati arriva dopo una serie di accertamenti avviati in seguito ad alcune denunce e segnalazioni da parte degli abitanti della zona, molti dei quali costituitisi anche in comitati, e dalle quali “si rilevano – si legge in una nota del procuratore di Salerno, Corrado Lembo – le persistenti doglianze per l’intollerabilità delle emissioni moleste sia quanto a odori, sia per fumi e polveri, tali da rendere loro invivibili anche gli ambienti domestici e da limitare pesantemente lo svolgimento dei normali atti della vita quotidiana”. E’ emerso che le Fonderie Pisano sono “prive di valida autorizzazione in quanto quella esistente è illegittima, illecita e inefficace e detta industria non rispetta i limiti e le prescrizioni imposte dalla pur illegittima autorizzazione”.