Parapiglia, tensioni, un’attivista e due cronisti aggrediti. Un gruppo di operai delle Fonderie Pisano di Salerno, stabilimento da tempo al centro di polemiche da parte dei residenti nel quartiere, è uscito dall’azienda insultando e strattonando gli attivisti del “Comitato salute e vita”, che da tempo si batte per la delocalizzazione dello stabilimento. La leader della protesta, Martina Marraffa, che nella sua famiglia ha avuto cinque morti per tumore, ha presentato una denuncia alla polizia. I residenti in zona lamentano che a causa dello stabilimento, l’inquinamento ambientale ha raggiunto percentuali preoccupanti ed i morti per tumore ne sono una testimonianza. Dalla scorsa settimana, un gruppo ha deciso un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda. Anima della protesta è la 29enne Martina Marraffa, che da una settimana mangia e dorme in una tenda all’esterno delle fonderie. La Regione Campania aveva fatto sospendere le attività delle Fonderie, riprese a distanza di meno di due settimane. Le criticità inizialmente riscontrate dall’Agenzia regionale per l’ambiente, infatti, erano state superate, per la soddisfazione dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali dell’azienda. Prosegue il presidio all’esterno, contro il quale stamane una parte degli operai dello stabilimento è scesa in strada, strattonando e insultando gli attivisti, minacciando i presenti e la troupe di Fanpage che riprendeva l’accaduto. Condanna del gesto da parte del sindaco Vincenzo Napoli che lo ha definito “un episodio inqualificabile, un atto che va severamente censurato e condannato”. Cgil Salerno e FIOM Salerno chiedono scusa per quanto accaduto “a nome di tutte le maestranze”. Per sabato mattina Cgil e FIOM hanno indetto un presidio dei lavoratori sotto la Prefettura di Salerno per dire che va tutelato sia il diritto al lavoro che quello alla salute. “Desidero esprimere rammarico – ha detto il presidente ed amministratore delegato dello stabilimento, Mario Pisano – per quanto accaduto. L’azienda continua a manifestare massima disponibilità e collaborazione con le autorità delegata alle verifiche e fin d’ora si dichiara favorevole ad ogni altra iniziativa in grado di consentire ulteriori e tempestivi interventi, nel caso fossero ritenuti opportuni”. Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle si sono recati al presidio. Proprio quest’oggi, Silvia Giordano, a nome dei M5S afferma in una nota sull’accaduto: “L’amministrazione comunale se ne assuma le responsabilità”.