Fonderie Pisano, lavoratori davanti al Tribunale di Salerno

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Una delegazione di lavoratori delle Fonderie Pisano, lo stabilimento salernitano che dovrà essere delocalizzato da via dei Greci, questa mattina, si è riunita davanti il Tribunale di Salerno, sede anche della Procura della Repubblica. La decisione è arrivata dopo che ieri, nel corso di una assemblea, Maurizio Marcelli della segreteria nazionale Fiom ha attaccato la magistratura che “per una violazione puramente amministrativa ha il dovere di dissequestrare l’impianto”. 
“La moglie di un lavoratore, Angela Petrone – spiega Anselmo Botte, segretario Cgil Salerno – è stata ricevuta questa mattina dal presidente del Tribunale di Salerno, Giovanni Pentagallo, il quale gli ha rivolto parole di solidarietà assicurandole che sta seguendo con attenzione la vertenza. Noi frattanto stiamo andando in Regione dove discuteremo se poter adottare la cassa di integrazione straordinaria o quella in deroga”. Intanto, il sindaco di Campagna Roberto Monaco continua a ribadire il suo diniego ad ospitare la struttura, nonostante, sempre ieri, lavoratori e sindacalisti si siano detti disposti ad illustrare al primo cittadino “che non vi sarebbero danni ambientali in quanto l’impianto sarebbe costruito rispettando le più moderne tecnologie”. 
Da ieri, infatti, Monaco ha allestito un gazebo dove ha incontrato fino a tarda sera i cittadini nell’area dell’ex Rdb dove, appunto, dovrebbero essere delocalizzate le Fonderie. Il primo cittadino ha incontrato alcuni consiglieri provinciali di minoranza per discutere della vicenda e, sempre oggi, tornerà al suo gazebo per continuare la sua battaglia.