Fonderie Pisano, la Procura dispone nuove indagini

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La Procura di Salerno ha disposto nuove indagini per accertare il nesso causale tra alcune morti avvenute negli ultimi anni nella Valle dell’Irno e l’eventuale fonte di inquinamento delle emissioni provenienti dallo stabilimento industriale delle Fonderie Pisano, situato nel quartiere Fratte di Salerno. Gli ulteriori accertamenti affidati ai Nas sono stati disposti dal sostituto procuratore Roberto Penna nell’ambito di un’inchiesta aperta nei mesi scorsi sugli effetti dell’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano e le morti sospette avvenute negli ultimi anni fra i vicini centri della Valle dell’Irno. Secondo quanto si e’ appreso, le ulteriori indagini potrebbero chiudersi entro un mese. L’inchiesta per omicidio colposo plurimo prende il via da una denuncia presentata dal Comitato salute e vita che nei mesi scorsi aveva portato all’attenzione un dossier con 214 casi di morti e patologie nel quartiere dove sorgono le Fonderie. Secondo quanto anticipato da alcuni quotidiani locali e confermato dalla Procura, i casi clinici di morti sospette su cui gli inquirenti focalizzano le attenzioni sarebbero 40. I casi clinici potrebbero essere potenzialmente ricollegabili a fattori di inquinamento ambientale nella zona di Fratte. Intanto la battaglia dei residenti contro la riapertura dello stabilimento prosegue da mesi. La proprieta’ delle Fonderie e’ disposta a delocalizzare l’impianto, a oggi in funzione. Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diverse occasioni ha sostenuto la necessita’ di trovare nuova collocazione allo storico impianto di Fratte e incontrera’ la proprieta’.