Fondazione Ente Ville Vesuviane, Gianluca Del Mastro: Il Miglio d’Oro, chiave di volta per il rilancio del turismo

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in foto Gianluca Del Mastro

Nel Settecento Carlo di Borbone e sua moglie, Mariamalia di Sassonia, scelsero Portici per costruire una nuova reggia e per dare inizio agli scavi della città romana di Herculaneum. Da quel momento tutti i nobili napoletani seguirono la corte dei Borbone e innalzarono nella zona costiera ai piedi del Vesuvio alcune ville per il soggiorno estivo, creando un complesso architettonico unico al mondo per quantità e bellezza. A Ercolano la concentrazione delle Ville Vesuviane si intensificò e divenne di particolare prestigio, tanto che fu denominato Miglio d’Oro il tratto di strada che costeggia gli edifici costruiti da architetti quali Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Domenico Antonio Vaccaro, Ferdinando San Felice, completati da vasti giardini e da decorazioni pittoriche realizzate da grandi artisti.
Alcuni di questi edifici monumentali dopo un attento e rigoroso restauro, sono attualmente sotto la diretta tutela e gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane e ospitano innumerevoli eventi e iniziative culturali: Villa Campolieto, il Parco sul Mare della Villa Favorita, Villa Ruggiero a Ercolano e Villa delle Ginestre a Torre del Greco, dove soggiornò Giacomo Leopardi.
“L’Ente ha un’influenza su un territorio vastissimo, in cui vivono centinaia di migliaia di persone – sottolinea Gianluca Del Mastro, dal 2018 presidente della Fondazione -. Oltre alla tutela delle dimore storiche del XVIII secolo, siamo impegnati nella promozione dei siti, coinvolgendo le istituzioni locali, nazionali ed europee affinché le azioni di valorizzazione abbiano un’ampia portata. In questo senso, la Fondazione e le Ville Vesuviane si pongono come la chiave di volta per il rilancio di tutto il settore turistico dell’area vesuviana, al pari dei siti archeologici, delle bellezze naturali e degli altri attrattori”.
In quest’ambito si inseriscono le attività di restauro della Casina dei Mosaici di Villa Favorita, la riattivazione, di concerto con il Comune di Ercolano, dell’antico molo borbonico, con il ripristino della linea di traghetti con Capri, l’apertura al pubblico del ‘corpo’ di Villa Campolieto, ovvero la cava, il romitaggio e il parco. “Siamo in contatto con diverse case di produzione per trasformare le Ville in set cinematografici – conclude il presidente Del Mastro -. D’altra parte, è fondamentale che questi siti non restino dei contenitori vuoti: la strada da seguire è quella della creazione di mostre ed eventi correlati, come il concerto di Nicola Piovani in Villa Campolieto e le manifestazioni legate alla poesia in Villa delle Ginestre, per veicolare la bellezza dei luoghi e diffonderne la conoscenza”.